Ferrari, utile di 206 milioni nel primo trimestre. Target 2022 posticipati di un anno, titolo giù

Ferrari, utile di 206 milioni nel primo trimestre. Target 2022 posticipati di un anno, titolo giù
2 Minuti di Lettura
Martedì 4 Maggio 2021, 14:45 - Ultimo aggiornamento: 16:09

Ferrari ha registrato ricavi netti pari a 1.011 milioni di euro, in crescita dell'8,5%, nel primo trimestre 2021, nel quale ha consegnato 2.771 unità, in lieve aumento (+33) rispetto all'anno precedente. L'ebitda è stato pari a 376 milioni di euro, in aumento del 18,6% rispetto all'anno precedente, con un margine dell'ebitda pari al 37,2%. L'utile netto è pari a 206 milioni di euro (+24%) e l'utile diluito per azione pari a 1,11 euro.

"Questa forte partenza d'anno è promettente per il resto del 2021, testimonia la resilienza del nostro modello di business e lo straordinario lavoro delle donne e degli uomini della Ferrari - ha commentato il presidente e ad ad interim John Elkann - Guardando al futuro, ci aspettiamo che l'approccio prudenziale adottato nel 2020, e che continua nel 2021, nel modificare i nostri investimenti in risposta all'emergenza da Covid-19 posticiperà di un anno il raggiungimento della nostra guidance 2022".

L'annuncio del posticipo degli obiettivi ha fatto crollare il titolo: -5,17% a Piazza Affari.

Le consegne trimestrali sono state impattate dalle scelte di allocazione geografica operate da Ferrari in funzione del ritmo di introduzione dei singoli modelli, sottolinea la società. Di conseguenza, la regione Emea ha registrato una flessione del 3,8%, le Americhe sono rimaste pressoché invariate, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno riportato una forte performance del 424,3%, sostenuta dall'arrivo di nuovi modelli e accentuata da un confronto favorevole con l'anno precedente, mentre la regione Resto dell'APAC ha subito una flessione del 16,6%.

L'indebitamento industriale netto al 31 marzo 2021 è stato pari a 420 milioni di euro, rispetto a 543 milioni al 31 dicembre 2020. Al 31 marzo 2021 la liquidità complessiva disponibile era pari a 1.730 milioni di euro (2.062 milioni al 31 dicembre 2020) a seguito del rimborso di 500 milioni di un prestito obbligazionario in scadenza nel 2021 e incluse le linee di credito committed e inutilizzate per 750 milioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA