Fca-Psa, ipotesi maxi dividendo in asset e non cash

Fca-Psa, ipotesi maxi dividendo in asset e non cash
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Venerdì 3 Luglio 2020, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 19:47
Fca e Psa potrebbero modificare alcuni termini dell'accordo per la fusione attesa entro il primo trimestre del prossimo anno. Le due società sarebbero al lavoro, in particolare, per trovare un'alternativa al maxi dividendo da 5,5 miliardi di euro che Fca dovrebbe distribuire cash ai suoi azionisti prima di chiudere l'operazione: tra le opzioni allo studio, secondo il Sole 24 Ore, ci sarebbe quella di dare la cedola in asset e non più in contanti. Si tratta di indiscrezioni di stampa che le due società non confermano. «La struttura e i termini della fusione sono stati concordati e rimangono invariati», commenta un portavoce di Fca.

La fusione tra Fca e Psa è sotto la lente dell'Antitrust europeo che teme una concentrazione nel comparto dei veicoli commerciali leggeri. Tra le opzioni allo studio ci sarebbe proprio lo scorporo della Sevel, la joint venture italiana tra Fca e Psa nel settore dei mini van, nel mirino dell'Antitrust Ue. Nello stabilimento di Atessa (Chieti), dove lavorano circa 6.000 persone, si producono Fiat Ducato, Citroen Jumper e Peugeot Boxer. È anche possibile l'inserimento da parte dei francesi di asset come la società di componentistica Faurecia che non sarebbe, quindi, più oggetto di spin off.

In Borsa i titoli risentono dell'andamento negativo dell'auto, in particolare Peugeot (-2,2%), mentre per Fca il calo è dello 0,9%.

In attesa del lancio ufficiale la nuova Fiat 500 elettrica ha fatto il suo debutto istituzionale: la vettura è stata presentata dal presidente di Fca John Elkann, dal responsabile delle attività europee Pietro Gorlier e dal presidente Fiat Brand Global Olivier Francois, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella al Quirinale e poi al premier Giuseppe Conte nel cortile di Palazzo Chigi.

La vettura viene prodotta Mirafiori, la fabbrica dove l'iconico modello Fiat è nato il 4 luglio 1957, con un investimento sul polo torinese di 700 milioni di euro. «La terza generazione di 500 è la risposta tutta italiana alla mobilità sostenibile di domani», hanno spiegato a Mattarella i manager di Fca.
La presentazione della Nuova 500 è stata anche l'occasione per ribadire l'impegno dell'azienda in Italia. con il piano di investimenti in gran parte già avviato, «un piano che è alla base della trasformazione del settore automotive italiano verso un futuro a basse emissioni, alimentato da veicoli ibridi ed elettrici e sempre più connessi».


 
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