In tale data i giudici amministrativi, secondo i quali "la gravità del danno va valutata con una ragionevole comparazione degli effetti che il provvedimento cautelare produce sui contrapposti interessi delle parti", decideranno se sospendere il maxi-finanziamento garantito dallo Stato richiesto dall'azienda accogliendo le istanze del Codacons.
Secondo l'Associazione "l'articolo 1 del Decreto Legge 8 aprile 2020 n. 23 appare illegittimo nella parte in cui non esclude dall'accesso al credito quelle aziende che hanno sede in Italia ma sono controllate da gruppi esteri, e che sempre all'estero distribuiscono dividendi ai soci".
"Concedere 6,3 miliardi di euro a Fca – afferma il Codacons – equivarrebbe a cagionare un danno alle casse pubbliche, sottraendo risorse alla collettività che potrebbero essere destinate a ben altre finalità".
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