Fase 2, al via test App Immuni. Disponibile a breve sugli store Google e Apple

Fase 2, al via test App Immuni. Disponibile a breve sugli store Google e Apple
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Lunedì 1 Giugno 2020, 21:00
(Teleborsa) - Al centro da mesi di un dibattito sulla sua efficacia, l'App Immuni sbarcherà a breve sugli store di Google e Apple. Alle due big tech sono stati forniti i codici dell'app, che potrebbe essere disponibile già oggi per essere scaricata gratuitamente dagli italiani sui propri smartphone iOS e Android. La sperimentazione, invece, partirà ufficialmente il 3 giugno in quattro regioni: Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria. Nel resto d'Italia, da quanto si apprende, l'app potrà essere scaricata ma il tracciamento dei contatti non sarà attivo.

"Più che una sperimentazione si tratterà di un test di pochi giorni, forse una settimana, per provare le funzionalità dell'App", spiega Pierluigi Lopalco, epidemiologo a capo della task force pugliese per l'emergenza Coronavirus. L'App Immuni offre la possibilità di tracciare i contatti dei contagiati dal Covid-19. "Si tratta di uno strumento utile – sottolinea Lopalco – perché, in caso di contagio di una persona, ci aiuterà a rintracciare tutti i suoi contatti, anche quelli sconosciuti che diversamente non riusciremmo a raggiungere. Io la scaricherò. L'App Immuni rappresenta una sicurezza per ognuno di noi". Una volta installata basterà inserire pochi dati, come il proprio Comune di residenza, e il sistema funzionerà in automatico. Quando si troveranno a una distanza inferiore a un metro gli smartphone sui quali è presente l'App si scambieranno dei codici generati automaticamente e in maniera anonima.

Se una persona dovesse contrarre il coronavirus, l'Asl di riferimento sbloccherà il codice facendo partire un messaggio di allerta su tutti i telefoni delle persone che sono venute a contatto, anche in maniera inconsapevole, con il contagiato. "Se sono in fila al supermercato – continua Lopalco – e non viene rispettata la distanza di un metro, il mio smartphone scambierà un codice con il telefono di chi mi è accanto. A quel punto, se io il giorno dopo dovessi risultare positivo, la persona che inconsapevolmente è stata a contatto con me lo verrà a sapere".

Per garantire il rispetto della privacy i dati raccolti saranno conservati sui singoli device e non su un server centrale. Il sistema non traccerà gli spostamenti ma solo i contatti di prossimità tra smartphone e i dati raccolti potranno essere condivisi solo con l'autorizzazione del possessore dello smartphone. Tutti i dati raccolti e condivisi con il server centrale (gestito da Sogei), saranno cancellati entro dicembre 2020.

Intanto, giocando sull'attesa dell'App, nelle ultime ore una campagna di virus informatici ha investito l'Italia. Con il pretesto di far scaricare un file denominato Immuni, un virus chiamato FuckUnicorn – attraverso una mail che invita a cliccare su un sito fasullo che imita quello del Fofi, la Federazione Ordini dei farmacisti italiani – ha diffuso un ransomware (virus che prende in ostaggio i dispositivi e poi chiede un riscatto). Il nome del dominio scelto per clonare il sito dei Farmacisti – spiega Agid-Cert, la struttura del governo che si occupa di cybersicurezza – è simile a quello reale, con la lettera "l" al posto della "i" (da Fofi a Fofl). Il ransomware scaricabile dal sito fake è rinominato "IMMUNI.exe" e una volta eseguito mostra un finto pannello di controllo con i risultati della contaminazione da Covid-19. Nel frattempo il malware provvede a cifrare i file presenti sul sistema Windows della vittima e a rinominarli assegnando l'estensione ".fuckunicornhtrhrtjrjy". Infine, mostra il classico file di testo con le istruzioni per il riscatto: il pagamento di 300 euro in bitcoin per liberare i file cifrati. Il Cert-Agid spiega di aver "già allertato i comparti di pertinenza".




(Foto: Viktor Hanacek)
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