Farmaceutica, studio RepTrak: cresce la reputazione delle aziende italiane

La sede di AbbVie Italia a Campoverde, Aprilia (Latina)
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Ottobre 2020, 15:51

Cresce la reputazione delle aziende farmaceutiche in Italia. A sostenerlo è il Pharma RepTrak 2020, uno studio realizzato da RepTrak Company. Sono state più di 2.800 le persone che hanno partecipato a quest'analisi che hanno messo i voti a 24 delle più grandi aziende farmaceutiche che operano in Italia.

Il comparto nella sua totalità ha raggiunto una media di valutazione pari a 70,9, superando la soglia di 70 che identifica una «forte reputazione». Un valore, questo, superiore di 3 punti rispetto al 2019, quando si trovava al 67,9. L'indagine annuale sulla reputazione delle aziende farmaceutiche è stata condotta nei primi mesi dell'anno, in un periodo pre-Covid a livello europeo. Tra i fattori che hanno svolto un ruolo fondamentale nel suo incremento l'avvio di un più stretto dialogo con l'opinione pubblica nel corso del 2019, anche grazie a una rinnovata attività di comunicazione. Dall'indagine emerge una crescente attenzione dell'opinione pubblica al ruolo sociale delle imprese, in particolare per quelle del settore farmaceutico. Tra le sette dimensioni che formano la valutazione del pubblico si nota una crescita progressiva del peso attribuito alla responsabilità d'impresa, al punto che l'indicatore riduce il proprio divario rispetto alla dimensione «prodotti e servizi» delle aziende, passando da 6,9 a 3,8 punti. Con l'inizio del 2020 si è ridotta di oltre 7 punti percentuali rispetto al 2019 la quota di persone che non erano in grado di giudicare l'operato delle aziende farmaceutiche.

Secondo Sara Fargion, vice presidente della RepTrak Company, dallo studio condotto durante l'emergenza Covid e nel periodo tra marzo e luglio, «il trend reputazionale di 7 principali aziende del settore farmaceutico (in ordine alfabetico: AbbVie, Gsk, Novartis, Msd, Pfizer, Roche e Sanofi)» segna «una crescita di ulteriori 2 punti».

Delle 7 dimensioni che concorrono a formare la valutazione il settore farmaceutico registra i punteggi più elevati in «prodotti e servizi di qualità» e «innovazione», riportando rispettivamente i punteggi di 72,1 e 70,7. Dall'analisi si registra una crescita netta rispetto al 2016 di oltre 4 punti per «prodotti e servizi di qualità» e di +7,5 relativamente al giudizio sul tema innovazione.

«I risultati dello studio ci incoraggiano nel percorso di rinnovato impegno in termini di comunicazione sul valore del settore farmaceutico - commenta Fabrizio Greco, amministratore delegato di AbbVie Italia - . Tra le 7 dimensioni che concorrono a formare la valutazione dell’opinione pubblica è significativo che il settore farmaceutico totalizzi i punteggi più alti per prodotti e servizi di qualità e innovazione. AbbVie - prosegue Greco - oltre ad aver offerto un contributo nei mesi passati alla gestione dell’emergenza, è pienamente coinvolta, sia in Europa che a livello globale, nella ricerca di nuove soluzioni terapeutiche per il trattamento dei pazienti affetti da Covid-19. In questo momento la pandemia - conclude l'amministratore delegato di AbbVie - ci ricorda ancora una volta come la battaglia per la salute si possa vincere solo insieme. Dialogo e collaborazione tra i diversi stakeholder sono cruciali per rispondere alla doppia sfida in termini di salute e di ripresa economica e l’Italia può svolgere un ruolo primario rendendosi ancora più attrattiva per la Ricerca e le aziende del settore farmaceutico sono in prima fila, consapevoli del proprio ruolo». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA