"La Presidenza italiana del G20 ha individuato le priorità per migliorare la sicurezza alimentare globale – ha spiegato Draghi – Tra queste, l'impatto negativo dei cambiamenti climatici sarà al centro della Cop26 che l'Italia presiede con il Regno Unito. L'impatto negativo nelle tendenze delle precipitazioni, con la siccità, la desertificazione, aumenteranno esponenzialmente, a meno che non ci adegueremo. A Cop26, a Glasgow, vogliamo raggiungere un accordo ambizioso sul clima".
"Abbiamo bisogno di maggiori finanziamenti da parte dei governi e delle banche di sviluppo, al fine di ridurre i rischi per gli investitori nel settore agricolo e di migliorare l'accesso al credito, soprattutto da parte dei piccoli agricoltori. È questo il tema del vertice finanziario "Finance in Common" che l'Italia ospiterà a Roma il prossimo mese di ottobre", ha affermato il Presidente del Consiglio.
Draghi ha sottolineato che "la pandemia da COVID-19 ha reso queste preoccupazioni ancora più urgenti. La crisi globale ha spinto milioni di persone al di sotto della soglia di povertà. Condizioni meteorologiche estreme e interruzioni degli approvvigionamenti hanno contribuito all'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari". "L'indice dei prezzi delle materie prime agricole – ha aggiunto – registra un incremento del 30 % rispetto al mese di gennaio 2020 ed è prossimo ai livelli massimi degli ultimi otto anni. Di conseguenza, la piaga della malnutrizione si sta diffondendo".
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