Fake news sempre più virali, il pubblico è enorme

Un hacker
di Andrea Bassi
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Venerdì 15 Luglio 2022, 16:01

Le fake news che circolano on line sono decisamente più virali delle notizie reali. E durante la pandemia l’83 per cento dei navigatori si è imbattuto in una notizia falsa. Va meglio, ma solo leggermente, per la guerra in Ucraina, dove quasi sette italiani su dieci (il 66 per cento per l’esattezza), è inciampato su una fake news. Il dato è emerso dal Rapporto Censis-Ital Communication «La buona comunicazione dell’emergenza quotidiana», presentato ieri in Senato a Roma. Secondo i dati raccolti dall’indagine, il 97,3% degli italiani nell’ultimo anno ha cercato notizie su tutte le fonti disponibili, off e online. In particolare, 41 milioni di italiani si sono informati sui media tradizionali. Nel biennio 2019-2021 gli utenti del web sono aumentati di 4,2 punti percentuali e hanno ormai raggiunto l’83,5% della popolazione. Milioni di persone hanno poi utilizzato social media e messaggistica istantanea, diventando essi stessi protagonisti e moltiplicatori di quello che leggevano e ascoltavano. Ma questa abbondanza di informazione si è accompagnata a false notizie e disinformazione. L’83,4 per cento, come detto, ha dichiarato di essersi imbattuto negli ultimi due anni in notizie false sulla pandemia e il 66,1 per cento in fake news sulla guerra. «Il pubblico delle fake», dice il rapporto, «è enorme e la loro viralità supera molto spesso quella delle notizie vere». 

Di fronte alla confusione informativa, spiega ancora il Rapporto, il 45,5 per cento degli italiani si rivolge a fonti informali di cui si fida di più, ma è in questi ambienti che si producono e diffondono notizie false attraverso post, like e condivisioni.

E tra le persone di cui gli italiani si fidano, anche come fonti informative, ci sono gli influencer: il 38,1 per cento segue le loro opinioni e analisi sulla guerra. Dunque, dice ancora il Rapporto, la comunicazione ha un ruolo fondamentale nella rappresentazione della realtà e i professionisti del settore sono essenziali per ridurre il rischio di fake news. «L’informazione», ha sottolineato il sottosegretario alla Presidenza con delega all’editoria, Giuseppe Moles, «va difesa in quanto rappresenta un interesse nazionale, ma non va indirizzata. In tal senso», ha proseguito Moles, «l’impegno del governo è quello di sostenere l’intera filiera per rispondere alle sfide di un mondo che è profondamente cambiato. Si può contrastare duramente la disinformazione solo attraverso la collaborazione di tutti gli attori del sistema a partire da famiglie, scuole e istituzioni». 

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