Ex medici specializzandi, retribuzioni all'attenzione del governo per accordo transattivo

Ex medici specializzandi, retribuzioni all'attenzione del governo per accordo transattivo
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Venerdì 12 Marzo 2021, 20:32

«Anche tra i banchi della maggioranza, rinnovo il mio impegno a favore dei medici specialisti che tra il 1978 e il 2006 sono stati penalizzati dallo Stato. A partire dai prossimi giorni, porterò all'attenzione del Ministro della Salute Roberto Speranza e del Ministro dell'Economia Daniele Franco le istanze degli oltre 170mila medici che non hanno avuto la giusta retribuzione, coinvolgendo anche colleghi che seguono la vicenda da tempo, come il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri». Lo ha detto nel corso dell'incontro organizzato da Consulcesi, società che fornisce supporto legale ai professionisti del mondo sanitario, il senatore Nazario Pagano (FI), e tra i fautori della battaglia per il riconoscimento dei diritti dei medici durante il periodo di formazione.

Secondo le stime di Consulcesi, un accordo transattivo da medici e Stato porterebbe a un risparmio di oltre 78 milioni di euro a fronte di potenziali 15mila cause in tutti i gradi della giustizia. Le azioni legali contro lo Stato sono intentate dai medici per veder riconosciuto il diritto al compenso per gli anni di specializzazione post laurea in Medicina, attraverso una transazione che chiuda definitivamente la questione. «In questo modo - commenta Simona Gori, direttore generale di Consulcesi – si metterebbe fine alle 15mila cause legali potenziali, considerando i tre gradi di giudizio Tribunale, Appello e Cassazione e si darebbe il giusto riconoscimento alla categoria medica che oggi si sta spendendo con spirito di abnegazione per il nostro Paese». 

Una spinta alla soluzione arriva anche dall’escalation di sentenze dei Tribunali che hanno condannato lo Stato italiano a riconoscere oltre 600 milioni di euro negli ultimi anni a migliaia di camici bianchi attraverso le azioni collettive.

L'europarlamentare M5S Fabio Massimo Castaldo, vicepresidente del Parlamento europeo, afferma: «Ora ci sono i fondi europei del recovery fund da investire e segnali positivi per la soluzione della vertenza arrivano anche dalla Corte di Strasburgo».

La chiusura dell'accordo transattivo è appoggiata dalle istituzioni medico-sanitarie.

Il presidente della Fnomceo (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) Filippo Anelli chiede una soluzione definitiva a tutela di una generazione di medici fortemente penalizzata durante la specializzazione. «È il momento di mettere un punto alla questione dei rimborsi agli ex specializzandi, per questo facciamo un appello a governo e Parlamento affinché si dia una risposta alla categoria». E Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei Medici di Roma ha chiesto un riscontro alle istituzioni, ribadendo che la richiesta non sarebbe altro che l'applicazione di una normativa europea.

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