Goldman Sachs vede due percorsi plausibili per l'andamento degli acquisti di asset nel 2022, ovvero la fine degli acquisti netti nell'ambito dell'APP nel secondo trimestre o nel terzo trimestre del 2022. "Siamo orientati verso il secondo trimestre, con l'annuncio previsto per marzo - scrivono gli analisti - Una fine improvvisa e brusca del QE a marzo sembra improbabile, così come il mantenimento invariato dell'attuale guidance".
L'analisi dà per scontato che qualsiasi inasprimento della politica monetaria della BCE esporrà le fragilità sottostanti nei mercati obbligazionari dell'Europa meridionale. I nuovi fair value di Goldman Sachs, assumendo che la BCE si muoverà come previsto, sono di 145 punti base per lo spread BTP-Bund a 10 anni e di 75 punti base per lo spread Bonos-Bund a 10 anni (cioè il differenziale tra titoli spagnoli e tedeschi). Dato che il mercato scambia attualmente vicino a questi valori, ci sono poche speranze di evitare l'allargamento degli spread. "Prevediamo una continua pressione a breve termine sugli spread, con il differenziale BTP-Bund che probabilmente si avvicinerà a 175 punti base" prima della riunione di marzo della BCE", sottolinea Goldman Sachs.
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