Europa incontenibile, Piazza Affari non è da meno

Europa incontenibile, Piazza Affari non è da meno
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Martedì 13 Agosto 2019, 17:45
(Teleborsa) - Finale entusiasmante per le principali borse europee, volate in alto sulla decisione degli Stati Uniti di posticipare l'applicazione di ulteriori dazi del 10% su alcuni prodotti Made in China almeno fino al 15 dicembre 2019. Si allentano dunque le tensioni geopolitiche: quelle commerciali tra USA e Cina e la situazione in Argentina, con la Borsa di Buenos Aires in rialzo dell'11% dopo il -38% della vigilia sulla sconfitta alle primarie del presidente liberale Mauricio Macri.

In Italia riflettori sempre puntati sulla crisi di Governo.

Dal fronte macro sono stati pubblicati i tanto attesi dati sull'inflazione americana, che evidenziano a luglio un incremento superiore alle attese ma che non dovrebbero influenzare la decisione della Fed di lasciare invariato il costo del denaro nella prossima riunione di politica monetaria. A fine luglio è stato deciso "solo" un taglio di 25 punti base nonostante le pressioni del presidente americano Donald Trump.

Brilla anche la borsa americana, con l'S&P-500 che segna un aumento dell'1,26%.

Lieve calo dell'Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,119. Sessione debole per l'oro, che scambia con un calo dello 0,51%. Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno del 3,51%.

Scende lo spread, attestandosi a +224 punti base, con un calo di 11 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento dell'1,63%.

Tra i mercati del Vecchio Continente resistente Francoforte, che segna un aumento dello 0,60%, Londra avanza dello 0,33%, Parigi avanza dello 0,99%.

Seduta positiva per il listino milanese, che porta a casa un guadagno dell'1,36% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, in rialzo il FTSE Italia All-Share, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando a 22.392 punti. In frazionale progresso il FTSE Italia Mid Cap (+0,2%); senza direzione il FTSE Italia Star (+0,11%).

Nella Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,57 miliardi di euro, in calo di 1.224,4 milioni di euro, rispetto ai 2,8 miliardi della vigilia; i volumi si sono attestati a 0,52 miliardi di azioni, rispetto ai 0,96 miliardi precedenti.

Tra i 219 titoli scambiati, i titoli positivi sono stati 110, mentre 93 hanno terminato in calo. Sostanzialmente stabili le restanti 16 azioni.

Tecnologia (+2,90%), bancario (+2,46%) e petrolio (+2,20%) in buona luce sul listino milanese.

In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti alimentare (-1,73%), immobiliare (-1,53%) e telecomunicazioni (-0,92%).

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Banco BPM (+3,98%), UBI Banca (+3,89%), Pirelli (+3,28%) e STMicroelectronics (+3,18%).

Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Campari, che ha terminato le contrattazioni a -1,67%.

Soffre Telecom Italia, che evidenzia una perdita dell'1,16%.

Sottotono Recordati che mostra una limatura dello 0,87%.

Deludente Juventus, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.

Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Banca MPS (+7,23%), Salini Impregilo (+3,57%), Banca Ifis (+3,27%) e Biesse (+3,08%).

Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Saras, che ha chiuso a -2,72%.

Tonfo di Gima TT, che mostra una caduta del 2,62%.

Lettera su Tinexta, che registra un importante calo del 2,38%.

Affonda IGD, con un ribasso del 2,22%.







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