EssilorLuxottica, fondi in campo: lo stallo sulla governance indebolisce la società

EssilorLuxottica, fondi in campo: lo stallo sulla governance indebolisce la società
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Martedì 23 Aprile 2019, 11:15 - Ultimo aggiornamento: 19:48
Non si placa lo scntro fra i soci di EssilorLuxottica. I patti tra la Delfin di Leonardo Del Vecchio e i manager di Essilor avrebbero dovuto garantire la gestione paritaria ma secondo i fondi, che si sono messi in cordata per chiedere di integrare il board con due consiglieri indipendenti, la situazione è di impasse.

Secondo i legali di Leonardo Del Vecchio invece, che già ha fatto domanda di arbitrato presso la Camera di Commercio Internazionale, ci sono state evidenti violazioni dell'accordo da parte del vicepresidente esecutivo Hubert Sagnieres. Il cda, convocato per domani, è chiamato ad esprimersi sulla proposta di allargamento del board: il suo orientamento non è vincolante ma può dare indicazioni sulla coesione o meno del board.

In Borsa, mentre i soci continuano a sfidarsi, il titolo EssilorLuxottica, quotato a Parigi, prosegue la sua serie ininterrotta di rialzi, per la settima seduta consecutiva (+1,06% a 109 euro) recuperando dai minimi toccati a fine marzo (a 98,18 euro).

L'ambizioso progetto di creare con la fusione un leader indiscusso dell'occhialeria «è stato minato da una grave crisi
di governance» quando il presidente Del Vecchio e il vicepresidente esecutivo Hubert Sagnières, «entrambi di pari potere, pubblicamente e in modo sconcertante si sono scontrati» a mezzo stampa sostengono Baillie Gifford, Comgest, Edmond de Rothschild Asset Management, Fidelity International, Guardcap, Phitrust e Sycomore Asset Management, che hanno fatto valere l'1% del capitale per far aggiornare l'ordine del giorno dell'assemblea del 16 maggio.

«Una situazione di stallo nella governance di lunga durata indebolirebbe la società, la sua reputazione, motivazione dei dipendenti, capacità di attirare i migliori leader e trovare nuovi potenziali partner - proseguono - e sarebbe quindi dannosa per tutte le parti interessate». «Rompere lo stallo è uno dei prerequisiti per EssilorLuxottica per raggiungere le sue ambizioni a lungo termine in campo strategico, industriale, finanziario e di sviluppo sostenibile»
concludono i fondi che hanno candidato Wendy Evrad Lane e Jesper Brandgaard (in due mozioni diverse).

Anche Valoptec, l'associazione dei dipendenti e manager Essilor, già rappresentata in cda dalla sua presidente Juliette Fevre, chiede un posto in più e (forte del suo 4,9%) ha fatto inserire all'odg la sua mozione con cui candida come consigliere indipendente Peter James Montagnon, esprimendo «profonda delusione per la situazione di blocco della governance».  


 
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