Nel suo testamento, lo storico fondatore della società scomparso nel 2016, aveva affidato appunto il 70% della holding a Giuliana e Marina, e il 30% restante a Giuseppe e Violetta, ai quali era andato anche il 45% della società immobiliare.
Nel 2017, poi, i due rami della famiglia avevano raggiunto un'intesa per l'uscita di Giuseppe e Violetta dal capitale di Villata partecipazioni, la stessa società che gestisce gli immobili.
Nella stessa occasione, Giuliana e sua figlia avevano ottenuto un'opzione call per acquisire le azioni di Giuseppe e Violetta entro 4 anni nel caso non fosse andata in porto l'opzione Ipo, con tanto di quotazione in Borsa, inizialmente prevista per quella quota.
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