"La transizione energetica ed ecologica sarà decisiva anche per il mare. Le acque marine, – ha spiegato Giugni – infatti, assorbono a oggi un terzo dell'anidride carbonica presente nell'atmosfera. Per questo il mare ha bisogno di ricevere benefici dalle fonti di energia rinnovabili, riducendo così l'impatto dei combustibili fossili. Il solare può essere una soluzione. La nostra associazione ha l'intento di premiare i progetti già cantierabili che puntano sullo sfruttamento strategico delle rinnovabili. I progetti verranno premiati nel mese di settembre a Salina, patrimonio delle Isole Eolie".
"È necessario semplificare i procedimenti autorizzativi così da poter dare la possibilità alle imprese di dare concretezza agli impianti che producono energia rinnovabile – ha sottolineato Petrarca –. Enel nel suo ultimo piano industriale ha annunciato un investimento da 2,7 miliardi di euro che verranno utilizzati dal 2021 al 2023 per favorire lo sviluppo degli impianti che producono energia rinnovabile. Si tratta di un provvedimento di breve periodo che, però, sarà accompagnato da un processo pluriennale che l'azienda è pronta a realizzare mediante interventi di progettualità che interesseranno l'intero territorio nazionale".
Sulla tutela del paesaggio si è espresso Prosperetti. "Dalla ratifica della Convenzione Europea del Paesaggio, siglata nel 2009 – quando Prosperetti guidava la Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanee (PARC) – l'Italia è tornata indietro. Non si parla più di 'Qualità', ma solo di 'Tutela passiva'. Anche gli impianti fotovoltaici possono contribuire alla riqualificazione paesaggistica, ad esempio sulle coperture dei capannoni e sulle aree scoperte di aree industriali. Per le aree agricole mancano linee guida capaci di distinguere tra terreni collinari di pregio paesistico ed aree di produzione intensiva con le serre. Per le isole minori si danno incentivi per il solare domestico, che finisce per alterare tipologie storiche e tradizionali, quando si potrebbe meglio – questo l'appello di Prosperetti – intervenire sul solare galleggiante".
"Affinché l'energia solare possa svolgere un ruolo decisivo per il nostro paesaggio – ha affermato Pecoraro Scanio – è necessario investire sulla ricerca scientifica, eliminando le strettoie normative che rendono difficile l'installazione degli impianti. Se riusciamo a rilanciare il solare saremo in grado di monitorare ciò che succede nei mari".
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