(Teleborsa) - Scende ai livelli dello scorso 3 marzo il
greggio americano (Wti -1,06% a 89,54 dollari al barile) che si attesta sotto quota 90 dollari al barile, mentre il Brent del Mare del Nord (-1,17% a 95,47 dollari al barile) si mantiene ampiamente sotto la soglia dei 100 dollari. In controtendenza il
gas naturale (+1,66% a 245 euro al MWh), ben al di sopra del record di 241 euro segnato ieri in chiusura di seduta, mentre procede la corsa agli stoccaggi per sopperire al calo delle importazioni dalla Russia nel prossimo inverno. Questo il
quadro delle materie prime globali nell'ultima seduta della settimana di Ferragosto.
In rialzo anche il
prezzo del metano a Londra, dove è stata superata la soglia delle 5 sterline, con una richiesta di 523,93 penny per unità termica Mbtu. Deboli i
metalli, dall'oro (-1,13% a 1.750 dollari l'oncia) all'argento (-3,12% a 19,21 dollari l'oncia). In calo dello 0,95% a 680,5 dollari la tonnellata il ferro e dello 0,79% a 3.998 dollari la tonnellata l'acciaio a seguito della minor domanda dalla Cina.
In rialzo le quotazioni del
grano duro (+0,83% a 822 dollari per unità da 5mila staia) e di quello tenero (+0,53% a 753 dollari).
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