Batterie, 12 imprese italiane partecipano a un progetto europeo: investimento da 1 miliardo

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Martedì 26 Gennaio 2021, 19:45 - Ultimo aggiornamento: 20:27

L'Italia partecipa con 12 imprese e 2 centri di ricerca, per un investimento di oltre 1 miliardo di euro, al secondo "Importante progetto di interesse comune europeo" (Important Project of Common European Interest, Ipcei), creato per sostenere la filiera europea delle batterie, che ha ottenuto il via libera dalla Commissione europea. Lo sottolinea il Mise, in una nota, spiegando che l'obiettivo del progetto è quello di creare una catena del valore sostenibile e innovativa che porterà l'Europa a produrre materie prime, celle, moduli e sistemi di batterie di nuova generazione e che consentirà la riconversione e il riciclaggio delle batterie con metodi innovativi e più efficienti.

In particolare l'Italia partecipa al progetto con 12 imprese (Endurance, Enel X, Engitec, Fca Italy, Fiamm, Fluorsid Alkeemia, Fpt Industrial, Green Energy Storage, Italmatch Chemicals, Manz Italia, Midac, Solvay) e 2 centri di ricerca (Enea e Fondazione Bruno Kessler), consolidando il proprio presidio innovativo nel campo delle
batterie di nuova generazione grazie agli investimenti programmati attraverso questo grande progetto: l'erogazione di aiuti di Stato per oltre 600 milioni di euro produrrà un investimento totale di oltre 1 miliardo a livello nazionale.

Questo nuovo progetto integrato europeo, «favorendo la transizione dai combustibili fossili verso un'energia più
pulita, risponde pienamente all'ambizioso obiettivo fissato dall'Unione europea che mira a trasformare radicalmente il proprio tessuto economico ed industriale, attraverso una transizione verde e digitale che porterà l'Europa alla
neutralità climatica nel 2050», conclude il Mise.

Enel X, la linea di business dedicata ai servizi energetici innovativi del Gruppo Enel, ha ottenuto il via libera per lo sviluppo di tre progetti presentati nell'ambito del progetto Ipcei, a cui partecipano in tutto 42 aziende Europee del settore. I progetti di Enel X riguardano applicazioni per la mobilità elettrica, per i grandi sistemi di accumulo stazionario e per la gestione sostenibile del fine vita delle batterie al litio.

"La mobilità elettrica oltre a dare un importante contributo alla decarbonizzazione dei consumi rappresenta l'occasione per lo sviluppo di una filiera italiana per la produzione, lo sviluppo e il riutilizzo delle batterie" - dichiara Francesco Venturini, ceo di Enel X -. Con i progetti presentati nell'ambito del secondo IpceiI contribuiamo, attraverso le tecnologie sviluppate da Enel X, a migliorare la sostenibilità e l'efficienza dei sistemi di accumulo e la loro integrazione nella rete elettrica, favorendo un modello di economia circolare, in linea con le finalità del Green Deal. Enel X è stata una delle prime aziende a puntare sulle enormi potenzialità offerte dalla diffusione dei sistemi di accumulo, coniugando tecnologia, sostenibilità ambientale ed efficienza",

In particolare - spiega una nota - il primo progetto, focalizzato principalmente sulla mobilità elettrica, prevede il finanziamento delle fasi di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale di infrastrutture di ricarica ad alta potenza (High Power Charging) integrate con sistemi di stoccaggio di energia. L'obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo di soluzioni per la ricarica ultra-veloce che rispondano proattivamente all'evoluzione del mercato: poter disporre di caricatori a maggior potenza per accorciare i tempi di ricarica, gestendo in modo opportuno le richieste di bilanciamento della rete elettrica a media tensione. L'innovativa infrastruttura di ricarica, modulare ed efficiente, è progettata in corrente continua e, attraverso l'integrazione con le batterie, consentirà d'individuare modalità per fornire servizi alla rete. Nell'ottica di un futuro sempre più elettrificato, le tecnologie di Vehicle to Grid (V2G) e l'integrazione dei veicoli elettrici con la rete abilitano un circolo virtuoso a supporto dell'ulteriore penetrazione delle rinnovabili e della decarbonizzazione dei trasporti. Questa soluzione permetterà di accompagnare la diffusione dei veicoli elettrici alla loro integrazione con la rete elettrica, di minimizzare i tempi d'installazione delle infrastrutture di ricarica e di sfruttare la riduzione del costo dei sistemi di stoccaggio dell'energia migliorando l'efficienza economica dei siti. Inoltre, grazie all'impiego di batterie second life in alcuni dei siti pilota, verrà sviluppata un'architettura non solo innovativa, ma anche pienamente sostenibile e in linea ai principi dell'economia circolare.

Enel X ha inoltre presentato un progetto per lo sviluppo di software di ottimizzazione per impianti di accumulo di taglia industriale, che svilupperà anche modelli di Machine Learning per l'impiego di batterie second life.

I Software sviluppati permetteranno di ottimizzare il dimensionamento degli impianti e l'esercizio delle batterie, massimizzando l'impiego di energia proveniente da fonti rinnovabili e l'applicazione dei principi di economia circolare. Enel X svilupperà e testerà, infine, soluzioni industriali per la logistica, trasporto, storage, automazione dei processi di smontaggio e riciclo delle batterie a fine vita dei veicoli elettrici, stimabili solo in Italia in circa 60mila tonnellate/anno entro il 2030, e dei grandi sistemi di accumulo per uso stazionario. Il progetto verrà sviluppato in collaborazione con altre aziende e enti di ricerca partecipanti all'Ipcei, fra cui Enea, istituzione pubblica di ricerca che coordina l'Italian Battery Alliance e partecipa a tutte le iniziative europee di R&D&I sulle batterie e Midac, azienda leader nella produzione di batterie, che curerà lo sviluppo delle applicazioni industriali nell'ambito del progetto. Questa iniziativa getta le basi di una nuova filiera nazionale delle batterie, sostenibile e competitiva; un'ulteriore conferma dell'importanza e delle opportunità offerte dall'applicazione della circolarità energetica.

Green Energy Storage (Ges) è invece in prima linea per realizzare una batteria a flusso in grado di rivoluzionare il mondo dello storage e delle energie rinnovabili. La società riceverà un contributo di circa 40 milioni di euro in 6 anni, nell'ambito del progetto Ipcei, che permetterà di realizzare una batteria a flusso in grado di rispondere all’esigenza europea e mondiale di sistemi di accumulo che favoriscano la transizione energetica. La batteria, si legge in una nota, avrà performance significativamente superiori allo stato dell’arte. La riciclabilità dei componenti e la facilità di assemblaggio e disassemblaggio garantiranno un’elevata sostenibilità ambientale in un’ottica di full circular economy. Ges si affaccia all’Ipcei con l’avvio del processo di protezione brevettuale di tecnologie basate su chimiche 100% green e accessibili, in grado di garantire una soluzione green, sicura, a basso costo e completamente europea. Altri brevetti arriveranno nel corso dell’anno, per portare in tempi rapidi alla prima produzione industriale.

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