In vista della presentazione del nuovo piano industriale il prossimo 24 novembre l'Istituto ha alzato il target price da 7,80 euro a 8,20 euro valore che incorpora un upside potenziale del 9,2% rispetto alle quotazioni attuali di 7,51 euro. Confermato, inoltre, il rating "outperform". Alla base dell'aumento del prezzo obiettivo – si legge nel report – vi è, principalmente, una valutazione più alta per la pipeline rinnovabile di Enel.
Negli ultimi 12 mesi, rilevano gli analisti, il titolo Enel, sebbene sia cresciuto dell'11%, ha corso l'8-15% in meno rispetto ai suoi principali concorrenti (EDP, Iberdrola e RWE). In tale scenario, tuttavia, Credit Suisse ritiene che il mercato non stia attualmente scontando alcuni fattori rilevanti e vi sia il potenziale per un aumento medio del 20% degli investimenti annuali nel periodo 2020-30E, guidato dai crescenti incrementi nelle rinnovabili e dai nuovi investimenti nelle reti, senza alcuna pressione sugli obiettivi di leva finanziaria. L'analisi sottolinea inoltre "la capacità di Enel di raggiungere un CAGR per EPS minimo del 6% e un rendimento per azionista totale annuo minimo del 10% fino al 2030E".
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