Enel accelera sulla rotta green: 170 miliardi di investimenti diretti al 2030. Starace: «È un punto di svolta»

Francesco Starace, ad di Enel presenta il piano d industriale al 2024 e gli obiettivi al 2030
di Roberta Amoruso
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Mercoledì 24 Novembre 2021, 09:19

Enel spinge con forza sull’acceleratore e «anticipa di dieci anni l’obiettivo della completa decarbonizzazione del gruppo» puntando 170 miliardi di euro di investimenti diretti entro il 2030. Lo fa promettendo un risparmio netto in bolletta per i clienti e un rendimento stimato pari al 13% per gli azionisti nel periodo 2022-2024. È un punto un punto di svolta per l’amministratore delegato, Francesco Starace. L’attuazione del piano «ci consente di avanzare dal precedente decennio della scoperta dell’energia rinnovabile all’attuale decennio dell’elettrificazione». Il primo punto della nuova strategia al 2024 con lo sguardo al 2030 è dedicata alla bolletta. «Stiamo accelerando la crescita in tutte le aree di business, creando valore per i nostri clienti, che sono al centro della strategia del gruppo, valore che si traduce nella prevista riduzione della loro spesa energetica, aumentando al contempo la loro domanda di elettricità entro il 2030», spiega l’ad. Ma la rotta è tracciata anche per tagliare i tempi sull’azzeramento delle emissioni: «Stiamo anticipando di dieci anni l’obiettivo della completa decarbonizzazione del gruppo, con il raggiungimento del “Net Zero” entro il 2040. Continueremo a crescere nelle rinnovabili, valorizzando quello che è già oggi il più grande portafoglio privato di asset rinnovabili al mondo». E ancora, «il business di Infrastrutture e Reti e la nuova business line Global Customers», continua Starace, «ci consentiranno di cogliere le incredibili opportunità offerte dall’elettrificazione. Il lavoro pionieristico svolto da tutti i colleghi di Enel e la trasformazione digitale avanzata del gruppo ci consentiranno di soddisfare le esigenze in evoluzione dei clienti nel corso di questo decennio».

GLI OBIETTIVI

Nel dettaglio, il gruppo prevede di mobilitare investimenti per complessivi 210 miliardi di euro tra il 2021 e il 2030, dei quali 170 miliardi investiti direttamente da Enel (+6% rispetto al Piano precedente) e 40 miliardi di euro catalizzati da terzi.

Uno sforzo che porterà, nelle previsioni, a una riduzione fino al 40% della loro spesa energetica, parallelamente a una riduzione fino all’80% della loro «carbon footprint» entro il 2030. Quattro le linee strategiche del piano: puntare capitale a supporto di una fornitura di elettricità decarbonizzata, abilitare l’elettrificazione della domanda di energia dei clienti, fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la catena del valore: e anticipare gli obiettivi di «Net Zero» sostenibile.

LE PREVISIONI

E allora, passando ai numeri, nel 2024 Enel vede un Ebitda ordinario di gruppo fino a 21,0-21,6 miliardi di euro, rispetto ai 18,7-19,3 miliardi di euro stimati nel 2021. L’utile netto ordinario di gruppo è atteso invece in crescita a 6,7-6,9 miliardi nel 2024, rispetto ai 5,4-5,6 miliardi stimati nel 2021. Tra il 2020 e il 2030 l’Ebitda ordinario Enel è previsto, invece, in aumento del 5-6% in termini di tasso annuo di crescita composto (CAGR), a fronte di un utile netto ordinario di Gruppo previsto in aumento del 6-7%, sempre in termini di crescita media. Quanto alla politica dei dividendi, «resta semplice, prevedibile e interessante». È previsto che gli azionisti ricevano un dividendo per azione fisso che si prevede cresca del 13% dal 2021 al 2024, fino a raggiungere 0,43 euro per azione. Tnato che ala prevista crescita degli utili, sommata al rendimento del dividendo (Dividend Yield)», dice il gruppo, «si potrà tradurre in un Rendimento totale stimato di circa il 13% per il periodo 2022-2024».

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