"La chiusura degli spazi di verde pubblico e le limitazioni alle uscite ad un raggio di 200 metri da casa ci hanno costretto a vivere una condizione nuova d'isolamento e di limite alla libertà di movimento – ha evidenziato Patrizia Menegoni del Laboratorio biodiversità e servizi ecosistemici di ENEA – Nell'emergenza abbiamo potuto osservare una natura dinamica, vitale, che ha riconquistato spazi urbani, abbiamo avuto tempo per pensare, per riscoprire ciò che ci circonda e riflettere sul rapporto tra uomo e natura".
I risultati verranno utilizzati nell'ambito delle attività di ricerca pluriennali condotte da ENEA sulla flora e vegetazione italiana e sul verde urbano con l'obiettivo di elaborare processi e strumenti utili a pianificare e progettare aree e infrastrutture verdi, ottimizzando i costi ed i consumi di acqua e di altre risorse naturali, nel rispetto della biodiversità.
(Foto: Dirk Beyer CC)
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