Elon Musk sospende temporaneamente l'acquisizione di Twitter in attesa di una verifica sui numeri reali degli account spam e falsi, in un colpo di scena che alimenta i dubbi sul completamento dell'operazione da 44 miliardi di dollari. Lo stop affonda i titoli della società che cinguetta: in una seduta di rally a Wall Street Twitter arriva a perdere l'11% nonostante la successiva rassicurazione di Musk, sempre tramite un cinguettio, sul suo impegno all'accordo. Le implicazioni legali dei due tweet non sono ancora chiare, così come resta da determinare se le basi per la sospensione sono ammissibili o meno. Di sicuro però Musk ha alimentato i dubbi sull'operazione, nata in modo rocambolesco e che continua a svilupparsi nelle stesse modalità. Molti fin dall'annuncio ufficiale nelle scorse settimane sono convinti che, alla fine, Musk getterà la spugna e non acquisterà il social media: gli account spam-falsi sarebbero infatti solo un pretesto per svincolarsi.
Twitter deal temporarily on hold pending details supporting calculation that spam/fake accounts do indeed represent less than 5% of usershttps://t.co/Y2t0QMuuyn
— Elon Musk (@elonmusk) May 13, 2022
LE TRATTATIVE
Altri invece leggono nella sospensione il tentativo di spuntare un prezzo migliore visto che al momento i titoli Twitter sono scambiati con uno sconto del 26% rispetto ai 54,20 dollari per azione offerti da Musk.
È all'alba negli Stati Uniti quando Musk annuncia la «sospensione temporanea dell'accordo in attesa di dettagli» sull'ammontare degli account «spam-falsi», stimati da Twitter in meno del 5% dei suoi 229 milioni di utenti. Un cinguettio shock che fa affondare i titoli Twitter nelle contrattazioni che precedono l'apertura di Wall Street, arrivando a perdere il 20%. Due ore dopo Musk chiarisce: «resto impegnato all'acquisizione». La battaglia agli account spam-falsi è uno degli elementi centrali della riforma di Twitter che Musk vuole portare avanti: nell'annunciare l'operazione ha infatti chiarito di voler sconfiggere i bot spam, autenticare tutti gli esseri umani e rendere l'algoritmo open-source, oltre ovviamente a fare del social un bastione della libertà di parola allentando i controlli dei contenuti e riammettendo Donald Trump.
IL CAOS
Con il caos che regna e i dubbi che crescono, l'unica a brindare allo stop temporaneo è Tesla. I titoli del colosso delle auto elettriche hanno perso il 33% da quando Musk ha annunciato di voler acquistare Twitter ma lo stop ha fatto tirare un sospiro di sollievo, e spinto le azioni Tesla fino +7%. I titoli sono finiti sotto pressione per le vendite di Musk, costretto a cedere azioni per finanziare la sua quota dell'acquisizione. A innervosire gli investitori, alimentando lo scetticismo su Tesla, anche la possibilità che Musk 'distrattò da Twitter possa relegare in seconda posizione il colosso delle auto elettriche in un momento cruciale come quello attuale con le strozzature alle catene di approvvigionamento che rischiano di rallentare la produzione. In Twitter e in Tesla tutti restano così con il fiato sospeso in attesa della prossima mosse di Musk. O del suo prossimo cinguettio.
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