Terna, al via l’elettrodotto sottomarino che collegherà l’Abruzzo e le Marche

Il ministero dell’ambiente avvia le procedure autorizzative per l’investimento di un miliardo

Terna, al via l elettrodotto sottomarino che collegherà l Abruzzo e le Marche
di Rosario Dimito
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Mercoledì 1 Febbraio 2023, 22:20 - Ultimo aggiornamento: 22:22

Un miliardo di euro per il nuovo elettrodotto sottomarino di Terna che collegherà le Marche all’Abruzzo, contribuendo in maniera determinante a unire il centro-nord e il centro-sud: il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato ieri il procedimento autorizzativo per la realizzazione dell’Adriatic Link, il nuovo cavo in corrente continua nell’Adriatico, la cui realizzazione coinvolgerà circa 120 imprese tra dirette e indotto.
L’opera consentirà di incrementare di circa 1000 Megawatt la capacità di scambio tra le zone Centro-Sud e Centro-Nord del Paese, aumentando la sicurezza, l’efficienza e la resilienza dell’intera rete elettrica di trasmissione nazionale, anche considerato che le Marche rappresentano una delle regioni a maggiore intensità industriale in Italia.

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L’Adriatic Link è un progetto all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e ambientale: l’elettrodotto ‘invisibile’, lungo complessivamente circa 250 km, sarà infatti costituito da due cavi sottomarini di circa 210 km e due cavi terrestri di circa 40 km.

Le due stazioni di conversione saranno realizzate nelle vicinanze delle rispettive stazioni elettriche esistenti di Cepagatti per l’Abruzzo e di Fano per le Marche, e avranno un impatto sul territorio molto ridotto.

PROGETTO GEMELLO

«L’avvio dell’iter autorizzativo dell’Adriatic Link da parte del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è un altro passo fondamentale per il processo di transizione energetica in atto», ha commentato Stefano Donnarumma, ad di Terna, che ha specificato come è previsto che l’opera «entri in piena operatività entro il 2028».

Riconoscendone l’importanza strategica, l’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente (Arera) ne ha infatti chiesto l’entrata in esercizio due anni in anticipo rispetto alle previsioni iniziali: l’Adriatic Link avrà infatti un ruolo di primo piano nello sviluppo e nell’integrazione delle fonti rinnovabili contribuendo alla decarbonizzazione del sistema energetico italiano e, coerentemente con gli obiettivi delineati dal Piano nazionale integrato energia e clima, rafforzerà ulteriormente il ruolo di Terna di regista e abilitatore della transizione energetica, nonché quello dell’Italia di hub elettrico dell’Europa e dell’intera area mediterranea. La posa dei cavi in mare raggiungerà una profondità massima di 100 metri. Per gli approdi si ricorrerà all’utilizzo della tecnica della trivellazione orizzontale controllata (TOC) che permetterà di installare la conduttura limitando gli impatti ambientali e sociali sul litorale e di garantire la salvaguardia del collegamento elettrico in caso di erosione costiera.

Con il suo miliardo di euro di investimenti previsti, l’Adriatic Link è uno dei progetti più rilevanti del piano industriale di Terna, secondo solo al Tyrrhenian Link, il cavo da 3,7 miliardi che unirà la Sardegna alla Sicilia e quest’ultima alla Campania.

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