Gli analisti affermano che la situazione del settore ha spinto i fornitori ELES a ritardare la consegna dei materiali ordinati mesi fa, necessari per completare l'assemblaggio delle macchine previste per la consegna ai clienti nel 2021. È importante sottolineare che non ci sono state cancellazioni di ordini, in quanto i clienti (cioè i produttori di chip) comprendono chiaramente la situazione in quanto sono al centro del problema. Intermonte ha quindi tagliato le stime per il 2021 e per il 2022, anno in cui la crisi del settore sei semiconduttori dovrebbe affievolirsi.
"Ironia della sorte - si legge nel report - mentre la carenza di chip ha evidenziato l'importanza dei chip stessi, aumentando le prospettive a lungo termine, sta compromettendo la consegna a breve termine. Tuttavia, la forte domanda del mercato finale sembra destinata a continuare per prodotti e servizi affamati di chip; questo, insieme alla crescente importanza della fase di test, è di buon auspicio per la domanda di soluzioni ELES".
Intermonte si aspetta ora che la società chiuda l'anno con ricavi di 21 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 4 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 1 milione di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2022, rispettivamente, a 27 milioni di euro, 5 milioni di euro e 2 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2023 a ricavi per 33 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 7 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 3 milioni di euro.
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