Droni: un mercato da 100 milioni di euro, 700 le imprese italiane coinvolte

Droni: un mercato da 100 milioni di euro, 700 le imprese italiane coinvolte
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Martedì 11 Febbraio 2020, 20:18
Il settore dei droni è pronto al decollo. Il fatturato è stimato in 100 milioni di euro nel 2018, ancora limitato ma con grandi potenzialità poiché il 55% delle aziende evidenzia un significativo sviluppo negli ultimi 12 mesi e oltre due terzi prevedono una forte crescita entro i prossimi tre anni. La normativa, inoltre, è in evoluzione e si sviluppano rapidamente le tecnologie e la struttura industriale. È quanto è emerso dalla ricerca dell'Osservatorio Droni della School of Management del Politecnico di Milano. 

Sono 700 le imprese italiane della filiera professionale dei droni. L'86% sono operatori, ovvero aziende che offrono servizi a terzi utilizzando macchine proprie o a noleggio. Sono 650 le aziende
utilizzatrici (principalmente dei media e della costruzione di grandi opere) che hanno chiesto un'autorizzazione all'Enac per svolgere attività con i droni. Da gennaio 2016 a fine dicembre 2019 si sono registrati complessivamente al portale dell'Ente nazionale per l'aviazione civile 13.479 droni, con un incremento medio annuo del 13%.

A livello internazionale sono stati finora censiti 258 progetti di applicazione industriale di droni relativi al 2019, di cui il 50% in fase di sperimentazione e solo il 19% già operativi, ma gli utilizzi iniziano a interessare tanti settori dalle utility alla logistica, dall'agricoltura alla sanità. Tra il 2015 e il 2019 sono state prodotte circa 700 pubblicazioni scientifiche dedicate ai droni dalle prime 20 università di ingegneria al mondo. 

«Il settore civile dei droni - affermano Alessandro Perego e Giuseppe Sala, rispettivamente direttore del dipartimento di Ingegneria gestionale e direttore del dipartimento di Scienze e tecnologie aerospaziali - sembra avere tutte le caratteristiche per potersi sviluppare in Italia nei prossimi anni. Stiamo parlando di un mercato emergente, anche se ancora economicamente modesto e con aziende prevalentemente piccole, ma con un grande potenziale di crescita nei
prossimi tre anni».
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