DreamLab, Fondazione Vodafone: "Imperial College di Londra conclude in 6 mesi fase 1 ricerca su Covid-19"

DreamLab, Fondazione Vodafone: "Imperial College di Londra conclude in 6 mesi fase 1 ricerca su Covid-19"
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Giovedì 17 Dicembre 2020, 12:00
(Teleborsa) - Gli utilizzatori di DreamLab in tutto il mondo hanno aiutato l'Imperial College di Londra ad accelerare la Fase 1 del suo progetto di ricerca su Covid-19, conclusa in soli sei mesi, un risultato raggiunto in tempi molto più rapidi di quanto sarebbe stato possibile con metodi di ricerca tradizionali. Ad annunciarlo è Fondazione Vodafone che oggi lancia Pillow Recipes, una campagna social che coinvolgerà lo chef pluristellato Bruno Barbieri per sensibilizzare e promuovere l'utilizzo di DreamLab.

Attraverso l'app di Fondazione Vodafone DreamLab è possibile contribuire ad accelerare la ricerca in campo medico semplicemente dormendo. Per farlo è sufficiente scaricare l'app, mettere in carica il proprio device e donare la potenza di calcolo mentre è inutilizzata, ad esempio durante la notte. Grazie al calcolo distribuito DreamLab sfrutta, infatti, la potenza di calcolo degli smartphone – normalmente impiegata per posta elettronica, app, streaming di video o musica – messa a disposizione dagli utenti nei momenti in cui a loro non serve.

Da maggio 2019, DreamLab – fa sapere Fondazione Vodafone in una nota – è disponibile anche in Italia a sostegno di Fondazione Airc e del progetto "Genoma in 3D", condotto presso Ifom.


IL PROGETTO DELL'IMPERIAL COLLEGE DI LONDRA – Lanciato lo scorso aprile, il nuovo progetto dell'Imperial College di Londra utilizza la tecnologia offerta da DreamLAb per contribuire alla lotta contro il Coronavirus. Il progetto combina algoritmi di intelligenza artificiale e la potenza di calcolo degli smartphone per accelerare la scoperta di nuovi componenti anti-virali nei farmaci esistenti e aiutare l'identificazione di molecole anti-virali negli alimenti. Fino a questo momento, quasi un milione di utenti in 17 Paesi ha scelto di sostenere il progetto sul Coronavirus. Gli scienziati che lavorano al progetto presso l'Imperial College di Londra hanno annunciato i primi risultati della ricerca, tra cui l'identificazione di molecole con proprietà antivirali in alcuni alimenti di uso comune a base vegetale come bacche (in particolare ribes nero, mirtilli rossi e mirtilli), mele, arance, limoni, cavoli, broccoli, cipolle, aglio, prezzemolo e fagioli. Lo studio ha anche rilevato che farmaci comuni utilizzati per combattere malattie cardiovascolari e metaboliche – quali la simvastatina, l'atorvastatina e la metformina – potrebbero essere potenzialmente riproposti anche contro il Covid-19. I risultati saranno ulteriormente analizzati dai ricercatori dell'Imperial College di Londra e necessitano ancora della validazione clinica per valutare l'impatto di queste molecole. Nella Fase 1 del progetto sono state esaminate migliaia di molecole di farmaci e alimenti già esistenti, utilizzando l'Intelligenza Artificiale per compiere 100 milioni di operazioni matematiche e aiutare gli scienziati a studiarne i potenziali effetti sul Covid-19. Quando tutte le fasi della ricerca saranno complete – presumibilmente entro dicembre 2021 – i risultati saranno messi a disposizione della comunità medica per facilitare i trial clinici e quelli relativi agli alimenti potrebbero potenzialmente tradursi in consigli dietetici per i pazienti Covid-19 in fase di riabilitazione.

PILLOW RECIPES – Con l'obiettivo di incentivare l'utilizzo di DreamLab Fondazione Vodafone ha dato il via oggi all'iniziativa Pillow Recipes. La campagna social su Instagram e Facebook, firmata da We Are Social, vede il coinvolgimento dello chef Barbieri, che preparerà delle ricette speciali a partire da alcuni degli alimenti individuati dalla ricerca e lo farà proprio dalla sua camera da letto, invitando le persone a mettere in mostra le proprie doti culinarie in una cornice ben diversa dal solito e dimostrare come grazie a DreamLab chiunque possa dare il proprio contributo, anche mentre dorme.

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