Draghi: rivedere le regole di bilancio, non sono più efficaci. L'Eurozona ha rallentato più del previsto

Draghi: Eurozona ha rallentato più del previsto, servono riforme strutturali
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Lunedì 23 Settembre 2019, 16:10 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 07:33

«Le regole di bilancio vanno riviste. Finora sono state efficaci, sensate, per molto tempo, ora sono sensate perché evitano l'accumulo di debito, ma non sono così efficaci perché non hanno capacità anticicliche»: lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi. Il numero uno della Bce ha poi ricordato l'importanza di uno strumento di stabilizzazione fiscale centrale, per aiutare i Paesi colpiti da shock, e ha sottolineato di nuovo l'importanza delle riforme strutturali, «l'unico strumento per aumentare le prospettive di crescita».

«Dalla mia ultima audizione davanti a questa commissione lo slancio della zona euro è rallentato significativamente, più di quanto avevamo anticipato. Il Pil è ora previsto a 1,1% nel 2019, meno 0,6 punti dalle proiezioni di dicembre, e 1,2% nel 2020, meno 0,5 punti da dicembre», ha poi sottolineato Draghi nella sua ultima audizione al Parlamento europeo. Debolezza del commercio internazionale, incertezza legata al protezionismo sono i fattori principali, secondo il presidente dell'Eurotower.

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Riforma del sistema giudiziario, dell'istruzione, della ricerca: sono alcune delle riforme che «ogni Paese dovrebbe fare se ha come priorità la crescita, come dovrebbe essere»: ecco cosa dovrebbe fare un Paese come l'Italia per crescere. Draghi ha spiegato che la crescita è un problema che riguarda molti Paesi, che l'agenda di riforme strutturali è la chiave.

«In vista della prospettiva e delle incertezze che affrontiamo, la politica monetaria deve restare altamente accomodante per un periodo prolungato di tempo», e la Bce «resta pronta ad aggiustare tutti gli strumenti se richiesto dalle prospettive dell'inflazione», ha proseguito. «Le misure che abbiamo preso all'ultimo incontro dimostrano la nostra determinazione e prontezza a fornire il necessario stimolo monetario per perseguire il nostro obiettivo di stabilità dei prezzi». La politica monetaria «non ha finito gli strumenti o esaurito l'efficacia, continuerà ad agire», ma se ci fosse un'adeguata politica fiscale «sarà più efficiente e rapida».

 

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