La misura era stata fortemente chiesta da Confindustria. E alla fine è arrivata. Uscita anche rafforzata dalle infinite riunioni di maggioranza grazie, soprattutto, al pressing di Italia Viva. Le imprese da zero a 250 milioni di fatturato annuo, non dovranno versare la rata di giugno dell’Irap. Di fatto viene condonato sia il saldo 2019 dell’imposta, che l’acconto sul 2020 che da solo vale il 40% di quanto dovuto al Fisco.
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Si tratta di un aiuto rilevante per le imprese che, secondo le stime della Ragioneria generale dello Stato, vale quasi quattro miliardi di euro di minor gettito per le casse pubbliche. Ma taglio dell’Irap, in qualche modo, ha inciso su altri pezzi del pacchetto imprese. Siccome la riduzione il governo alla fine è stata estesa anche alle aziende con meno di 5 milioni di fatturato, Tesoro e Palazzo Chigi hanno deciso di rivedere gli aiuti a fondo perduto che interessano proprio questa platea di imprese. L’indennizzo, che nel complesso vale 6 miliardi di euro, spetterà solo a quelle che hanno perso ad aprile almeno il 33% dei ricavi rispetto allo stesso mese del 2019. Per le imprese fino a 400 mila euro di ricavi, il ristoro sarà del 20% del fatturato perso; per quelle tra 400 mila euro e un milione di ricavi, il ristoro sarà del 15% della perdita di fatturato, sempre per il solo mese di aprile; per quelle da 1 a 5 milioni di ricavi, l’indennizzo sarà del 10%. Il ristoro massimo, insomma, sarà di circa 40 mila euro, quello minimo di mille euro. La platea di imprese fino a 5 milioni di fatturato avrà anche un altro aiuto: un credito di imposta sugli affitti. Spetterà a quelle che potranno dimostrare durante il periodo dell’emergenza una perdita di ricavi pari al 50%.
Il credito di imposta sarà del 60% sui canoni di affitto. Per le sole strutture alberghiere, il credito di imposta spetta a prescindere dalla perdita di fatturato. L’agevolazione fiscale potrà anche essere ceduta al proprietario dell’immobile in modo da compensare il pagamento dei canoni dovuti e non ancora riscossi. Per il settore turistico arriva anche l’esenzione dal pagamento dell’Imu di giugno. Spetterà agli stabilimenti balneari, ma è stata estesa anche agli agriturismi e alle stazioni termali. Per gli alberghi il pagamento della rata potrà essere evitato solo se il proprietario delle mura è anche il gestore dell’hotel.
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Andrea Bassi
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