Un numero che rischia pesantemente di crescere per via del «destino - fanno osservare le due strutture sindacali- riservato agli ulteriori lavoratori della sede di Roma, circa un centinaio, trasferiti d'ufficio a Milano per la chiusura della sede romana».
Slc parla di «progressivo depauperamento del tessuto produttivo della regione con centinaia di posti di lavoro che continuano a perdersi» e chiama in causa Comune e Regione per tentare di arginare «un futuro che si paventa sempre più oscuro per il territorio del Lazio e di Roma» chiedendo alle istituzioni locali «di attivarsi immediatamente a tutela del territorio e per la salvaguardia dei lavoratori».
Lo sconcerto della Slc si appunta sul fatto che «Fox tv è l'ultima in ordine cronologico dopo le migliaia di posti di lavoro persi a Roma nel settore delle telecomunicazione e delle emittenze, a partire da Almaviva Sky Ericsson e, a seguire, con la progressiva chiusura di tutte le emittenti radiotelevisive locali. La risposta al processo di innovazione - ribadisce con forza Slc - non può essere la semplice espulsione dei lavoratori e la perdita di posti di lavoro».
Un messaggio diretto alla Disney company con cui il sindacato si incontrerà già lunedì 29 luglio. Alla compagnia Slc Cgil nazionale e quella di Roma e Lazio proporranno strade alternative al licenziamento e al trasferimento forzoso nella convinzione che «vanno individuati percorsi di riconversione e riprofessionalizzazione tali da garantire un futuro e garanzia occupazionali ai lavoratori».
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