Statali, stop alle differenze: stesso stipendio base per ministeri, Inps e agenzie

I 200 milioni stanziati dalla Manovra permetteranno di livellare le retribuzioni

Statali, stop alle differenze: stesso stipendio base per ministeri, Inps e agenzie
di Andrea Bassi
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Mercoledì 3 Novembre 2021, 06:31 - Ultimo aggiornamento: 06:34

Tra i tasselli che l'Aran e i sindacati stanno mettendo insieme per arrivare al rinnovo del contratto degli statali, quello di oggi sarà uno dei più importanti. Sul tavolo della trattativa arrivano i 200 milioni di euro stanziati dal governo per il nuovo «ordinamento professionale». In pratica un riordino delle carriere dei dipendenti delle Funzioni centrali. Questi soldi aiuteranno innanzitutto a limare gli stipendi tabellari che oggi esistono tra i dipendenti dei ministeri, quelli delle Agenzie fiscali e quelli degli Enti publici non economici come l'Inps. Pur facendo tutti parte del comparto delle Funzioni centrali, i dipendenti hanno retribuzioni di base differenti. Talvolta distanti. Nei ministeri, per esempio, un funzionario di terza area guadagna, secondo i dati del conto annuale del Tesoro, 27.138 euro. Con il rinnovo del contratto riceverà un aumento del 4,25% di circa 1.153 euro lordi annui. Lo stipendio tabellare di un funzionario di terza area di un ministero, insomma, sarà di 28.291 euro. Con lo stesso calcolo, lo stipendio di un funzionario di terza area delle Agenzie fiscali salirebbe a 28.827 euro, mentre quello di un dipendente dell'Inps a 29.652.

Statali, aumento con le pagelle: fino a 1.500 euro ogni tre anni

La distanza tra un ministeriale e un dipendente Inps, che pure fanno parte dello stesso comparto, è di oltre 1.300 euro annui lordi. L'intenzione dell'Aran sarebbe quella di appianare queste differenze negli stipendi tabellari. Il secondo punto all'ordine del giorno riguarda l'entità degli scatti legati alle pagelle. Ossia le progressioni economiche orizzontali che saranno attribuite ai dipendenti su base competitiva tenendo conto sia della valutazione ottenuta nel triennio, che della professionalità acquisita. Una quota minima della valutazione per le progressioni sarà lasciata alla contrattazione integrativa che dovrebbe anche tener conto dei titoli di studio. Probabile che l'Aran presenti oggi anche una nuova quantificazione di questi scatti che, nelle bozze circolate fino ad oggi, erano stati quantificati in una forbice tra 1.200 e 1.500 euro lordi annui per i funzionari di terza area.
Il velo oggi dovrebbe alzarsi anche sulla retribuzione dei quadri, ossia dei dipendenti pubblici che entreranno a far parte dell'area delle alte professionalità.

La struttura della retribuzione dei quadri sarà simile a quella oggi applicata alle posizioni organizzative presenti in molte amministrazioni, dalle Entrate all'Inps. Ci sarà dunque una retribuzione di base e una di posizione. L'importo dovrebbe collocarsi a metà strada tra quello dei funzionari di terza area e quello dei dirigenti.

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