Digitale, Unioncamere: il problema riguarda anche le imprese

Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere
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Venerdì 19 Marzo 2021, 16:40 - Ultimo aggiornamento: 16:41

"La mancata semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative costa diversi punti di Pil. Quello della semplificazione è un tema trasversale, che richiede un investimento almeno di medio periodo per portare a casa dei risultati". Così il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, in audizione sulla semplificazione delle procedure amministrative connesse all'avvio e all'esercizio delle attività di impresa, presso la Commissione parlamentare per la semplificazione.

"Il problema c'è dentro la Pa - ha sottolineato -, ma anche nel mondo delle imprese, perché molte non hanno un approccio 'friendly' con i temi del digitale. Negli ultimi tre anni abbiamo investito enormemente attraverso i Pid, i punti impresa digitale, presso ogni camera di commercio, raggiungendo 300mila imprese, che hanno avuto un approccio con il digitale facilitato dall'assistenza delle camere di commercio".

"Il Suap (Sportello Unico per le Attività Produttive) deve essere confermato e rafforzato come unico interlocutore delle procedure che riguardano le attività produttive, come il registro delle imprese è l'unico interlocutore per le procedure costitutive dell'impresa in Italia", ha sottolineato il vicesegretario generale di Unioncamere, Andrea Sammarco. "Il Suap - ha aggiunto - deve essere un servizio esclusivamente svolto in modalità digitale, eliminando tutte le forme che, ancora oggi, si sovrappongono a questa modalità".

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