"Sappiamo che la conoscenza e le competenze – ha dichiarato Bonomi – sono la chiave per comprendere le necessità, definire obiettivi di digitalizzazione e programmare investimenti. Credo che l'esperienza diretta sia la modalità più efficace per sensibilizzare le imprese, rendere consapevoli delle innovazioni e delle opportunità offerte dalle tecnologie più avanzate. Dobbiamo puntare con determinazione alle creazione di competenze anche nelle imprese più piccole". Secondo il presidente di Confindustria, "dobbiamo insistere con la sensibilizzazione e la formazione e far capire che il digitale non è solo per le grandi imprese. Tante imprese hanno già realizzato investimenti per la modernizzazione dei loro processi produttivi ma tante altre ancora sono da coinvolgere. Dobbiamo assolutamente utilizzare le risorse che con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono state dedicate al piano Transizione 4.0. Il messaggio più importante che dobbiamo far capire è che il digitale è chiave per disegnare le strategie delle filiere industriali ed è lo strumento che consentirà di superare i limiti di una struttura produttiva frammentata come quella italiana composta da tante piccole e e medie imprese".
"Insistere su questo processo – ha aggiunto Bonomi – significa rafforzare la manifattura che ancora una volta si è confermata il vero motore dell'economia dimostrando una forte vitalità che ha permesso il rimbalzo del terzo trimestre del 2020 e che ancora oggi sta disegnando crescite molto importanti".
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