"In particolare, i tassi di interesse negativi, che gravano pesantemente sulle banche europee dalla metà del 2014, non possono e non devono essere uno strumento permanente di politica monetaria", ha affermato in un discorso pronunciato nella veste di presidente dell'Associazione delle banche tedesche, il principale gruppo di lobby per il settore finanziario del Paese. "Tuttavia - ha ammesso - non siamo molto ottimisti su questo punto: con la strategia rivista e la nuova forward guidance, la BCE sembra essere impegnata a tassi di interesse chiave invariati per molto tempo a venire".
Sewing ha detto che la liquidità in eccesso, per la quale le banche devono pagare interessi negativi alla BCE, è passata da 950 miliardi di euro a ben 3,4 trilioni di euro durante la pandemia. "È necessario adottare urgentemente contromisure - ha detto - Anche qui abbiamo bisogno di una concorrenza leale e di una reale parità di condizioni, con soluzioni paragonabili a quelle di altri Paesi".
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