Nel pomeriggio – alle ore 16 – è attesa invece la conferenza stampa di Mario Draghi che illustrerà i contenuti del nuovo decreto. Tra questi dovrebbero trovare spazio aiuti a favore della filiera dell'automotive, compresi un nuovo finanziamento per la rottamazione e l'acquisto di veicoli meno inquinanti, comprese benzina e diesel, anche se con ogni probabilità sarà lasciata al Parlamento l'inserimento della misura nel pacchetto. In particolare per le modifiche al decreto le Camere dovrebbero avere a disposizione 800 milioni sui circa 40 miliardi di extradeficit.
Oltre la metà delle risorse andrà comunque alle aziende danneggiate dall'emergenza Covid tra contributi a fondo perduto, crediti di imposta per gli affitti, sconti Tari e pacchetto a sostegno della liquidità. Altro capitolo di peso del decreto saranno le misure per accompagnare la fine del blocco dei licenziamenti: al lavoro dovrebbero andare tra i 4 e i 5 miliardi per l'introduzione di diversi strumenti, dagli sgravi al 100% fino a 6mila euro per il contratto di rioccupazione alle norme sui contratti di solidarietà, la proroga di sei mesi della cassa per cessazione e l'estensione dei contratti di espansione alle imprese da 100 dipendenti in su che rappresentano,.
Altri 2-3 miliardi andranno alla sanità tra esigenze del Commissario per l'emergenza (1,5 miliardi), smaltimento delle liste di attesa (500 milioni), fondi per vaccini e ricerca ma anche per istituire il nuovo codice di esenzione dal ticket per il monitoraggio di chi è stato ricoverato dopo il contagio. In arrivo anche un altro stop, fino alla fine di giugno, per le cartelle esattoriali. Verranno incluse nel decreto anche norme a favore dell'acquisto della prima casa da parte dei giovani, mentre per le famiglie più in difficoltà arriveranno anche altri 4 mesi di Reddito di emergenza e altri 500 milioni ai sindaci per aiuti con buoni spesa e affitti. La norma "salva-Comuni" a rischio dissesto potrebbe invece essere inserita nel corso dell'iter di conversione del decreto.
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