Nella Nota al documento di economia e finanza era infatti indicato un deficit al 10,8% che è stato approvato dal Parlamento a inizio ottobre. Al momento, dunque, resta ancora di qui alla fine dell'anno un margine dello 0,1% (circa 1,7 miliardi).
Le coperture del decreto provengono, precisa la relazione tecnica, in larga parte dai risparmi sulle misure messe in campo durante l'emergenza, a seguito del minore utilizzo rilevato di alcune misure disposte dagli interventi adottati in maggio ed agosto. In particolare la relazione fa riferimento a diversi crediti di imposta, fra cui quelli relativi alla fiscalità differita attiva (DTA), ai canoni di locazione degli immobili non residenziali, all'acquisto di veicoli a bassa emissione, il bonus per i lavoratori presenti in azienda nel mese di marzo e le misure di integrazione salariale.
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