Decreto energia, il governo a lavoro su accelerazione iter per le rinnovabili

Decreto energia, il governo a lavoro su accelerazione iter per le rinnovabili
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Giovedì 28 Aprile 2022, 10:00
(Teleborsa) - Palazzo Chigi è al lavoro sul nuovo pacchetto energia che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri il 2 maggio. L'obiettivo è arginare i rincari di bollette, carburanti e materiali. Il decreto dovrebbe contare su 6 miliardi complessivi con aiuti per famiglie e imprese e misure per spingere sulle rinnovabili, ma non solo. Nel provvedimento entrerà infatti anche il carbone con quattro impianti esistenti che saranno mandati a regime, anche se a tempo determinato.

Nel pacchetto energia però la principale misura dovrebbe riguardare lo snellimento degli iter autorizzativi per la produzione da eolico e fotovoltaico, a cominciare dal Sud. A Porto Empedocle (Agrigento) la sovrintendenza ha fermato il progetto di un nuovo rigassificatore. Una soluzione che si sta valutando è quella di escludere dalle zone off limits per le attività di estrazione i progetti Argo e Cassiopea di Eni, proprio in Sicilia.

Coinvolto anche il ministro della Cultura Dario Franceschini. Si lavora soprattutto sui tempi con cui regioni e sovrintendenze rilasciano le autorizzazioni che oggi sono lunghi. Già il decreto Bollette, approvato in via definitiva dal parlamento, ha previsto l'estensione della possibilità di realizzare impianti per autoconsumo entro 10 chilometri dall'utenza interessata e procedure semplificate anche per impianti fotovoltaici flottanti - oltre che, più in generale, per le installazioni medio piccole -, la cui corretta posizione sotto il profilo ambientale sarà individuata con decreto del ministero della Transizione ecologica, di concerto con Mims e Mef, da emanare entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del Dl.

Secondo alcune fonti del governo citate dal Sole 24 Ore è stata esclusa l'ipotesi di nominare un commissario all'energia. Per quel che riguarda la dipendenza energetica da Mosca, sono diverse le strade sondate dall'Italia sta sondando: dalla geotermia ai parchi eolici galleggianti, dalla massimizzazione (a tempo) della produzione delle centrali a carbone esistenti ad una politica di risparmio energetico.



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