Senza considerare l'imbarazzo palpabile avvertito quando la Presidente Lagarde ha confermato che, una volta concluso il processo di ratifica del MES in Germania, l'Italia sarà l'unico Paese a non averlo fatto. "Speriamo che l'Italia ratifichi velocemente la riforma del Mes", ha concluso Lagarde, auspicando così di chiudere anche la partita dell'unione bancaria.
Insomma erano tanti di motivi a giustificare la pessima reazione tonfo dei mercati: l Borsa di Milano è scivolata del 3,45% e lo Spread è lievitato a 207 punti, a fronte di un aumento del rendimento del BTP decennale al 4,15%.
"Decisioni prese e comunicate con leggerezza e distacco", ha commentato a caldo il Ministro della Difesa Guido Crossetto, aggiungendo "non ho capito il regalo di Natale che la presidente Lagarde ha voluto fare all'Italia".
"È incredibile, sconcertante e preoccupante che mentre c'è un governo che sta facendo di tutto per aumentare stipendi e pensioni e tagliare le tasse, la Bce, in un pomeriggio di metà dicembre, approvi una norma che brucia miliardi di euro di risparmi in Italia e in tutta Europa facendo schizzare lo spread", ha rimarcato il leader della Lega Matteo Salvini, aggiungendo che "certe scelte dovrebbero essere meditate e spiegate".
Frattanto, scoppia la polemica fra maggioranza ed opposizione sulla questione del MES, un tema ostitco per Fratelli d'Italia e per la Premier Giorgia Meloni. E mentre il Pd annuncia di voler mettere in calendario una proposta di legge, il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti si schermisce "il Parlamento ha dato un indirizzo, non è che io posso andare contro il Parlamento".
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