Il rating è rimasto dunque fermo a BBB high, al di sopra del livello spazzatura, oltre il quale non si può più parlare di investment grade. Come stimato dagli osservatori, l'agenzia non ha operato il downgrade, ma l'outlook è peggiorato. Il trend, però, è stato declassato a negativo, a causa di considerevole incertezza sulle ripercussioni economiche che potrà avere l'impatto dell'epidemia di coronavirus. C'è il rischio che una prolungata perdita di capacità produttiva indebolisca ulteriormente il già debole potenziale di crescita dell'Italia, "pesando sulla capacità del Paese di migliorare la sostenibilità del suo debito pubblico in futuro". Resta in ogni caso una certa fiducia, comunque, nel sistema economico italiano, in salute e ben diversificato e in quello bancario, valutato come robusto.
L'agenzia Moody's ha rinviato invece l'esame che era atteso a ridosso del pronunciamento di Dbrs. In una nota, Moody's da New York comunica infatti di aver aggiornato il suo calendario e che quindi non comunicherà alcuna decisione sul rating dell'Italia che per ora resta a Baa3 con outlook stabile.
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