"Credo che la Bce dovrà equilibrare la necessità di mettere sotto controllo l'inflazione con la necessità di evitare un'altra recessione in Europa, è un bilanciamento difficile", ha aggiunto il Titolare del tesoro. "Sappiamo tutti che i tassi saliranno, il punto è la velocità a cui salgono" e il fatto che gran parte dell'inflazione in Europa sia da offerta, legata ai prezzi energetici, "credo che anzitutto dovrebbe farci concentrare sui prezzi energetici, e poi dovrebbe essere considerato nella velocità con cui sono alzati i tassi".
Il debito pubblico, che serve durante le crisi, andrebbe ridotto nei periodi di miglioramento dell'economia: "non vediamo l'ora che sia così, ma dopo la pandemia abbiamo visto un balzo dei prezzi energetici dell'inflazione, e un'accelerazione della normalizzazione monetaria. Tutto ciò rende più difficile il ritorno alla normalità delle politiche di bilancio".
Quanto ai prestiti delle banche italiane verso la Russia erano pari nel 2021 a 21 miliardi di euro, a fronte di passività dell'Italia per 13 miliardi, dunque "l'esposizione netta è di otto miliardi, non si tratta di un grande ammontare".
Anche i prestiti alle società che esportano almeno il 10% del fatturato in Russia e Ucraina - ha detto Franco - "non è così grande, quindi non ci aspettiamo grandi shock. Nel caso di una nuova grande recessione, le cose potrebbero essere diverse ma questo è un
piano più generale" che non riguarda l'Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA