Il dibattito, lasciato metaforicamente e volutamente in un angolo per non alimentare tensioni in un momento già delicato e critico, ora però è pronto ad esplodere.
Ma non è la sola grana sul tavolo di Palazzo Chigi. Come da copione, la strada è stretta e rigorosamente in salita con il nuovo tavolo delle riforme che è partito a rilento dopo che la riunione di lunedì scorso è terminata con un nulla di fatto.
Altro dossier "pesante" quello che riguarda i fondi in arrivo dall'Europa pensati con l'obiettivo di dare ossigeno alle economie dei 27, letteralmente travolte dal Covid-19.
Il Recovery Plan italiano, ha assicurato il Presidente del Consiglio Conte, sarà pronto entro febbraio. Prima però – ed ecco la vexata quaestio – c'è da sciogliere il nodo sulla gestione delle risorse, verificando, al contempo, che i progetti vengano realizzati nei tempi giusti.
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