Crisi di governo, Cdm domani alle 9 poi Conte da Mattarella per dimissioni

Crisi di governo, Cdm domani alle 9 poi Conte da Mattarella per dimissioni
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Lunedì 25 Gennaio 2021, 21:15
(Teleborsa) - È convocato per domani mattina alle ore 9 il Consiglio dei Ministri nel corso del quale il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, comunicherà la volontà di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni. A seguire, il premier si recherà dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Questa la comunicazione arrivata in serata da Palazzo Chigi.

Diversi i possibili scenari aperti dalla formalizzazione della crisi con la palla che passa al Capo dello Stato il quale, accettate con riserva le dimissioni di Conte, con tutta probabilità, opterà per avvalersi della consultazione dei gruppi parlamentari avviando consultazioni lampo con tutte le forze politiche. Se Conte dimostrerà di avere una maggioranza operativa in entrambe le Camere si aprirà la strada, come auspicato da Pd,M5s e Leu, al reincarico al premier uscente per un "Conte ter". In caso contrario si potrebbe arrivare all'ipotesi
estrema dello scioglimento delle Camere. Tra le due vi è l'ipotesi intermedia di una maggioranza risicata intorno al premier dimissionario che potrebbe portare a optare a pre-incarichi all'uscente o a mandati esplorativi a personalità istituzionali. Rimangono da chiarire le posizioni di Iv e dei centristi per le quali sarà necessario attendere le consultazioni del Quirinale.

"Per noi rimane l'obiettivo di allargare l'attuale maggioranza fondata sull'accordo Pd, Leu e M5S nel solco del progetto delineato la scorsa settimana alla Camera e al Senato da Conte" fanno sapere da Leu sottolineando il "convinto sostegno" al premier da parte del partito. "Giuseppe Conte è la persona giusta per guidare il Paese in una fase così difficile. Sono al suo fianco" ribadisce il ministro della Salute Roberto Speranza, capodelegazione di Leu al Governo.

Il Movimento Cinque Stelle definisce il passaggio a un Conte ter "inevitabile" e "l'unico sbocco di questa crisi scellerata". "Un passaggio necessario – si legge nella nota dei capigruppo pentastellati – all'allargamento della maggioranza".

"Con Conte per un nuovo governo chiaramente europeista e sostenuto da una base parlamentare ampia, che garantisca credibilità e stabilità per affrontare le grandi sfide che l'Italia ha davanti" è la posizione del segretario del Pd Nicola Zingaretti.

Forza Italia si dice disponibile a un governo di unità nazionale mentre Lega e FdI spingono per le elezioni anticipate.
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