L'intento è di regolamentare, non di vietare, ha specificato il Vicepresidente dell'esecutivo comunitario Valdis Dombrovskis
Le nuove regole obbligheranno gli operatori ad ottenere autorizzazioni dalle autorità di uno Stato membro per poter fornire i propri servizi in tutta la UE, e fissano una serie di "salvaguardie" come requisiti di capitale, custodia degli asset, supervisione, una procedura di reclamo per gli investitori e fissa i loro diritti verso chi li emette.
Più stringenti i requisiti per chi emette quantità significative di "stablecoin".
La questione è al centro del dibattito, ormai, da diverso tempo e anche l'Italia è tra i Paesi europei che nei giorni scorsi hanno chiesto più regole sulle criptovalute insieme ai Ministri del tesoro di Francia, Spagna, Germania e Paesi Bassi. Da qui, l'invito alla Commissione Europea a mettere a punto una regolamentazione rigorosa per le criptovalute che poggiano su asset reali, come appunto le stablecoin, per tutelare i consumatori e difendere la sovranità degli Stati nella politica monetaria.
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