Crack Silicon Valley, regole e controlli Ue più stringenti mettono al sicuro le banche italiane

Sabatini: «Gli indicatori di liquidità registrano una performance da parte degli istituti di casa nostra superiore alla media»

Crack Silicon Valley, regole e controlli Ue più stringenti mettono al sicuro le banche italiane
di Rosario Dimito
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Martedì 14 Marzo 2023, 00:09 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 12:30

«La vicenda del fallimento della SV Bank è ancora una volta la dimostrazione che l’elemento critico per assicurare la sopravvivenza di una banca non è tanto il capitale quanto la liquidità». Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi, mette a fuoco le ricadute del default della banca Usa delle startup che sta scuotendo i mercati. Gli istituti italiani, secondo l’Eba, sono i più liquidi in Europa: ecco il punto di forza e di solidità. Non solo, ma da inizio anno, grazie ai fondamentali, gli investitori hanno puntato di più sulle banche italiane, come rivela l’andamento sul mercato degli istituti italiani quotati (Ftsebank) che ha fruttato una crescita del 14%, contro il 9% della media europea (Euro Stoxx bank) e una caduta del 9% dello Stoxx Usa. Eppure ieri, nel lunedì nero di piazza Affari, sono stati bruciati 27 miliardi.

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«Per certi versi è sorprendente che dopo la grande crisi finanziaria del 2008 - prosegue Sabatini - e dopo i massicci interventi regolamentari innescati da quella, si possano ancora verificare fenomeni di “fuga dei depositi” in sistemi finanziari avanzati come quello statunitense».

E’ quindi spiegato come il caso della banca Usa digitale evidenzi le forti differenze tra come la regolamentazione, in particolare quella di “Basilea” è definita e applicata in Italia all’interno del contesto europeo e negli Stati Uniti. Queste differenze determinano una maggiore capacità di resilienza delle banche italiane, al pari di quelle Ue. In più i principali istituti nostrani continuano a superare a pieni voti sia gli stress test, cioè gli esercizi in presenza di scenari avversi sia gli Srep, vale a dire l’esercizio di valutazione e misurazione dei rischi a livello di singola banca: non è un caso che le istituzioni italiane abbiano realizzato tra i migliori bilanci 2022. Di fatto le differenze nell’applicazione delle regole rendono non comparabili le situazioni negli Usa e in Italia dove, al pari dei paesi Ue, le regole di Basilea vengono applicate a tutte le banche mentre negli Usa l’applicazione è parziale, perché riguarda solo le grandissime banche.

GLI OCCHIALI APPANNATI

Il caso della SVB ha messo in evidenza la carenza del monitoraggio continuo del rischio di liquidità negli USA. L’unico rischio che può determinare una repentina crisi di una banca. Per ragioni assurde SVB era esonerata dal rispettare i requisiti in termini di Liquidity coverage ratio (LCR) e di Net stable funding ratio (NFSR). Questi due indici di liquidità vedono le banche Italiane ben oltre i livelli soglia e anche superiori ai valori medi europei, come si rileva dal trimestrale report dell’Eba. 

LCR in particolare è un indice, che coglie la rischiosità a breve, ed è costruito per verificare che la banca abbia un cuscinetto di attività ad alta liquidabilità per far fronte ad una situazione di stress di liquidità per almeno 30 giorni. Il secondo, volto a monitorare il rischio di liquidità più a lungo termine, mira ad assicurare un equilibrio tra le fonti di finanziamento e gli attivi. In Italia, tutte le banche, grandi e piccole, devono rispettare i limiti imposti dai coefficienti che misurano i rischi di liquidità a breve termine e a lungo termine. Anche in questo caso il rapporto deve avere un valore minimo pari a a 100: quello delle banche italiane (dati Eba) è vicino al 140%.
Il monitoraggio continuo e il rispetto di questi coefficienti permettono in Italia e Europa alle Autorità di supervisione di gestire in anticipo in modo ordinato l’eventuale aumento del rischio di liquidità, evitando casi alla SVB. Negli Usa le Autorità hanno invece monitoraggi molto più limitati, è come se avessero un occhio bendato o degli occhiali appannati, impedendo di attivare azioni anticipatorie, ben meno costose e decisamente molto più efficaci.
 

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