Covid, stretta in Europa: chiusure e restrizioni dall'Austria alla Spagna

Covid, stretta in Europa: chiusure e restrizioni dall'Austria alla Spagna
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Giovedì 23 Dicembre 2021, 11:15
(Teleborsa) - "Una nuova tempesta sta arrivando e Omicron, entro poche settimane, dominerà in più Paesi della regione, spingendo sistemi sanitari già sotto pressione sull'orlo del baratro". L'Oms lancia l'allarme e l'Europa risponde stringendo le maglie dei controlli e introducendo nuove restrizioni.

In Germania il ministro della Salute Karl Lauterbach ha parlato della probabile necessità di una quarta dose, annunciando di aver già ordinato 80 milioni di fiale Biontech, adeguate alla nuova mutazione del virus, e – anche se per il momento non sono previste altre strette – non ha escluso la possibilità per il Paese di dover ricorrere a "un lockdown duro". Berlino ha già deciso una riduzione dei contatti a partire dal 28 dicembre anche per i vaccinati, che potranno incontrarsi in gruppi di massimo 10 persone. Anche gli stadi torneranno a chiudersi al pubblico, ma secondo molti virologi le misure arrivano tardi. E lo stesso Koch Institut ha invitato a una riduzione di contatti più drastica da subito, con la chiusura di locali e ristoranti, provocando il primo scontro col governo Scholz.

Misure più dure stanno scattando in diversi Paesi europei: la Spagna ha reintrodotto l'uso obbligatorio delle mascherine all'aperto, l'Austria farà scattare il coprifuoco per i locali alle 22 dal 27 dicembre, il Belgio chiude cinema e teatri, ma anche le porte degli stadi.


AUSTRIA –
Per cercare di arginare il più possibile l'imminente arrivo dell'ondata della variante Omicron che, secondo gli esperti, nei Laender austriaci dovrebbe colpire particolarmente intensamente nella prima quindicina di gennaio con circa 15mila casi al giorno, l'Austria inasprirà le misure anti-Covid a partire dal 27 dicembre con l'introduzione del coprifuoco a partire dalle ore 22. Un provvedimento che interesserà anche la notte di San Silvestro con feste di Capodanno cancellate anche negli hotel. Dal prossimo 27 dicembre sarà, inoltre, introdotto il limite massimo di 25 persone – vaccinate o guarite nei sei mesi precedenti – per incontri ed eventi, in ambienti sia interni che esterni, che non prevedono posti assegnati. Con posti assegnati, potranno incontrarsi un massimo di 500 persone (vaccinate o guarite), fino a 1000 con green pass rafforzato (2G Plus: vaccinati/guariti con tampone molecolare), e fino a 2000 persone con terza dose più tampone molecolare. In tutte le situazioni sarà obbligatoria la mascherina Ffp2. A partire dal 25 dicembre le persone che entreranno da Regno Unito, Norvegia, Danimarca e Paesi Bassi, Paesi considerati a forte trasmissibilità della nuova variante del coronavirus, dovranno rispettare un periodo di quarantena obbligatoria che potrà essere evitata solo per chi dimostrerà di essersi sottoposto alla terza dose e presenterà un tampone molecolare negativo.

BELGIO – A partire dal 26 dicembre Bruxelles vieterà gli eventi di massa, come mercatini di Natale e villaggi invernali, spettacoli e congressi al chiuso, con restrizioni all'aperto. Teatri a cinema saranno chiusi. I negozi resteranno aperti ma con massimo due visitatori per volta con garanzia di mantenimento della distanza di sicurezza. Gli eventi sportivi si svolgeranno a porte chiuse. Resteranno aperti i luoghi di culto, librerie, biblioteche, ludoteche e mediateche, musei e piscine, sale per matrimoni e funerali, ippodromi, centri benessere e centri fitness. Nulla cambia per le scuole, che riprenderanno il 10 gennaio con una settimana di ritardo rispetto al calendario, come già previsto. Per il settore della ristorazione restano in vigore le disposizioni emanate il 3 dicembre scorso, cioè l'obbligo di chiusura alle 23 anche durante le feste di Natale e fine anno. "Al 20 dicembre il 20% dei nuovi contagi era dovuto alla variante Omicron – ha spiegato il primo ministro Alexander de Croo – e questa proporzione raddoppia ogni tre giorni".

SPAGNA –
Il governo spagnolo prevede di approvare oggi in un Consiglio dei ministri straordinario una misura che reintroduce l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto. Il premier Sánchez – secondo quanto riportano media iberici citando fonti della presidenza del governo – avrebbe annunciato la misura in una riunione con i presidenti delle regioni.







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