Covid, joint venture fra Università di Padova
e Idrobase per produrre sanificatori d'aria high tech

Il logo di K-Inntech
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Giovedì 26 Novembre 2020, 12:00

Idrobase Group e K-INN Tech, start-up del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova, hanno dato vita ad una sinergia per la progettazione e lo sviluppo di un dispositivo innovativo, ad elevate prestazioni, per purificare l’aria all’interno dei locali, soprattutto pubblici ad alta frequentazione.


Il nuovo strumento sarà il risultato di una sistematica campagna sperimentale, combinata con un supporto di modelli matematici. Fra le tecnologie incluse nel dispositivo si sfrutterà anche la foto-catalisi su catalizzatori speciali e l’utilizzo di raggi UV-C  per l’abbattimento di microorganismi patogeni e composti organici volatili (Voc) tossici. Si sfrutta in sostanza l’azione di sostanze reattive ossidanti ROS, generate sulla superficie del catalizzatore. I ROS distruggono velocemente e sistematicamente virus, batteri  e sostanze organiche, convertendole in sostanze innocue, ottenendo così  la sanificazione dell’aria. La radiazione UV-C a 254 nanometri permette sia di attivare la funzione del catalizzatore, sia di generare un’azione germicida verso batteri e virus, amplificandone l’effetto.


“La nostra azienda – ricorda Bruno Gazzignato, co-presidente di Idrobase Group, con sede a Borgoricco, nel padovano – è conosciuta nel mondo per  i dispositivi BKM che, grazie alla rielaborazione di tecnologie usate nello spazio, creano  un’unità di sanificazione superfici capaci di eliminare il 95% dei virus presenti nell’ambiente, compreso il Coronavirus.”
 “E’ proprio grazie a questa innovazione – aggiunge Bruno Ferrarese, contitolare di Idrobase Group - che abbiamo riaperto la nostra fabbrica in Cina.

Pandemia e concorrenza internazionale hanno, però, reso difficile l’approvvigionamento di catalizzatori dagli Usa  e quindi abbiamo colto l’opportunità, offerta da K-INN Tech, di realizzare in Italia una sperimentazione di prodotto.”


“Il progetto pone sfide importanti - precisa Paolo Canu, presidente di K-INN Tech e coordinatore del progetto di ricerca -   Dal punto di vista tecnico, il prodotto combina diverse tecnologie, che lavoreranno in sinergia  per garantire le migliori prestazioni; la parola chiave di questa collaborazione è, infatti, produrre qualcosa di concretamente efficace per combattere i virus".

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