Covid, Lagarde e Yellen: ancora necessario un sostegno all'economia

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Giovedì 8 Aprile 2021, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 16:42

Non è ancora arrivato il momento di ritirare le misure di sostegno in favore dell'economia messe in campo per contrastare la crisi da Covid. Il punto è stato toccato sia dalla presidente della BCE Christine Lagarde che dalla segretaria del Tesoro americano Janet Yellen nei loro messaggi al meeting di primavera del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale.

"È cruciale evitare di ritirare le politiche di sostegno prematuramente, sia sul fronte monetario che su quello fiscale", ha detto la presidente della BCE. "Dal precedente meeting del FMI a ottobre 2020 – ha aggiunto – le prospettive economiche globali sono migliorate grazie ai progressi delle campagne di vaccinazione e alle vigorose politiche di sostegno fornite alle nostre economie. Tuttavia questa prospettiva più rosea continua ad essere a una considerevole incertezza, che riguarda anche l'evoluzione della pandemia e la scala delle vaccinazioni".

Parlando del piano di sostegno economico americano da 1,9 mila miliardi di dollari, Yellen nella memoria inviata all'incontro ha sottolineato che "il lavoro non è ancora finito, data l'elevata incertezza e il rischio di cicatrici permanenti". "Esorto le principali economie non solo a evitare di rimuovere il sostegno troppo presto, ma a sforzarsi di fornire quantità significative di nuovo sostegno fiscale per garantire una solida ripresa", è il messaggio lanciato dalla Segretaria del Tesoro Usa.

Yellen ha inoltre invitato le maggiori economie a sostenere le vaccinazioni nei Paesi più poveri, cercando soluzioni che non trovino ostacoli di natura economica. "Gli Stati Uniti continueranno a lavorare con i partner per aumentare le forniture di vaccini, esplorare la condivisione di vaccini in eccesso e assicurarsi che il finanziamento non diventi un ostacolo per la vaccinazione globale", ha sottolineato, sostenendo la necessità di cooperare sui maggiori dossier aperti sui tavoli di tutto il mondo, in linea con il neo multilateralismo di Washington. "La crisi ha esacerbato la tendenza all'aumento della disuguaglianza di reddito, sollevando preoccupazioni su un percorso divergente all'interno e tra i paesi. Dobbiamo anche affrontare la minaccia esistenziale del cambiamento climatico. Possiamo risolvere questi problemi solo attraverso una forte cooperazione internazionale ", ha infatti affermato nella sua nota.
 

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