La Grecia, dove il turismo costituisce un quinto del PIL, in vista della prossima stagione estiva, ha predisposto un certificato standardizzato per dimostrare che un individuo è stato vaccinato. Un modello che il premier vorrebbe, ora, estendere all'intera Ue per consentire, ai vaccinati, l'imbarco su tutti i mezzi di trasporto. Nel Paese, che ha resistito relativamente bene alla prima ondata della pandemia, un aumento dei casi da ottobre ha messo a dura prova il sistema sanitario, indebolito da una crisi finanziaria decennale, spingendo le autorità a decretare un secondo blocco a novembre.
"Come ben sapete, stiamo entrando in una fase particolarmente critica nella lotta per ridurre i costi umani ed economici della pandemia Covid. I prossimi mesi – si legge nella lettera – saranno decisivi per garantire la vaccinazione di massa dei cittadini europei, ridurre l'incidenza e creare le basi per un ritorno alla normalità economica e sociale nel 2021. In quest'ottica, garantire il più presto possibile la ripresa della libera circolazione delle persone tra Stati membri e paesi terzi è una priorità fondamentale per tutti noi. Un passo fondamentale in questo percorso – sottolinea Mitsotakis – è la creazione di un certificato standard che confermi l'avvenuta vaccinazione di una persona. In tale contesto, allego una bozza di certificato preparata dalle autorità competenti della Grecia. Sarà utilizzata per l'accesso a tutti i tipi di trasporto: aereo, marittimo e ferroviario. Anche se non si tratta di rendere la vaccinazione obbligatoria oppure una clausola obbligatoria per i viaggi, le persone che sono state vaccinate dovrebbero avere la possibilità viaggiare liberamente. Sarà anche un incentivo positivo per incoraggiare i cittadini a farsi vaccinare, in quanto è l'unico modo per garantire un ritorno alla normalità. Per paesi come la Grecia, che dipendono dal turismo, – conclude il premier – è estremamente importante risolvere questo problema prima dell'inizio della stagione estiva".
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