Limitativo per tutti è anche il coprifuoco alle 22 poiché – precisa la Coldiretti – gli agriturismi sono situati nelle aree rurali e ci vuole maggior tempo per raggiungerli dalle città.
Complessivamente nell'attività di ristorazione – rileva la Coldiretti – sono coinvolte 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole lungo la filiera impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,6 milioni di posti di lavoro. Si tratta – prosegue l'analisi – della prima ricchezza del Paese con la filiera agroalimentare nazionale che vale 538 miliardi pari al 25% del PIL nazionale ma è anche una realtà da primato per qualità, sicurezza e varietà a livello internazionale.
Se la riapertura di bar, ristorante e agriturismi è una priorità per il 30% degli italiani c'è un 8% dei cittadini che ritiene importante la ripresa di concerti e spettacoli teatrali, mentre – secondo il sondaggio condotto on line sul sito Coldiretti – dovrà ancora attendere il 6% chi ha, infine, come obiettivo quello di tornare in palestra.
Un segnale di speranza dopo molti mesi di grandi difficoltà – conclude la Coldiretti – è venuto dal weekend del primo maggio che ha segnato il ritorno al lavoro per titolari e collaboratori di quasi centoquarantamila bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi con attività all'aperto nelle regioni gialle dove è possibile il servizio al tavolo all'esterno ma non quello al bancone interno per i bar.
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