"Le proposte di rinuncia ai diritti di proprietà intellettuale sono fuorvianti e una distrazione dal lavoro reale di rafforzare le catene di approvvigionamento e aiutare i Paesi a procurarsi, distribuire e somministrare vaccini a miliardi di cittadini del mondo", ha affermato la U.S. Chamber of Commerce in una nota.
L'influente lobby statunitense ha affermato di sostenere la proposta della nuova direttrice generale del WTO, Ngozi Okonjo-Iweala, di incoraggiare più accordi di licenza per la produzione di vaccini, ma non di eliminare i diritti di proprietà intellettuale su di essi.
"La diminuzione dei diritti di proprietà intellettuale renderebbe più difficile sviluppare e distribuire rapidamente vaccini o farmaci nelle future pandemie che il mondo dovrà affrontare", ha aggiunto la Camera di Commercio a stelle e strisce.
Appelli per la liberalizzazione dei brevetti sono arrivati nei giorni scorsi da organizzazioni internazionali come Oxfam ed Emergency, ma anche da parte di Paesi come Brasile e India. Stati Uniti e Unione europea sostengono invece che la limitazione della proprietà intellettuale non sarebbe comunque una soluzioni ai colli di bottiglia di produzione e distribuzione.
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