Corte dei conti, il presidente Buscema in udienza da Papa Francesco

Corte dei conti, il presidente Buscema in udienza da Papa Francesco
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Lunedì 18 Marzo 2019, 15:46 - Ultimo aggiornamento: 18:22
«È con grande emozione che Le porgo il deferente saluto della Corte dei conti che ho l'onore di presiedere, che ha oltre 150 anni di impegno costante a tutela della collettività nazionale, intesa nel suo più ampio senso di insieme di persone unite tra di loro da rapporti sociali, linguistici, morali e religiosi nel rispetto di vincoli organizzativi, interessi e consuetudini comuni, a cui la Corte contribuisce con la sua attività rivolta in primis alla difesa dei principi e dei valori sanciti dalla nostra Carta costituzionale, contribuendo a garantire, con il proprio operato, l'unità economica del nostro Paese». È il saluto del Presidente della Corte dei conti, Angelo Buscema, al Santo Padre in occasione dell'udienza riservata concessa alla Corte dei conti.

«Oggi qui insieme a me è presente l'intera comunità della Corte: magistrati, dirigenti e personale amministrativo, tutti umilmente raccolti innanzi a Lei insieme alle loro famiglie. Mamme e padri, nonne e nonni, figli e nipoti provenienti dall'intero territorio nazionale - continua Buscema -. La visita concessa è un'occasione per ringraziarLa e ringraziare la Chiesa vicina alle istituzioni a sostegno dei valori posti a fondamento dell'umanità».

«L'odierna udienza è per noi occasione di ulteriori riflessioni sul delicato equilibrio tra risorse disponibili, diritti sociali e tutela della dignità umana. Siamo consapevoli che il nostro quotidiano impegno nel contrasto alle inefficienze e alle inefficacie dell'agire pubblico, ed anche alla lotta contro il malcostume e la corruzione nella pubblica amministrazione, può contribuire a dare sicurezza alla comunità e ad alimentare il senso di legalità e di fiducia verso  le Istituzioni», continua Buscema. 

«In questi anni del Suo luminoso Pontificato diverse volte Sua Santità è intervenuta su temi quali la tutela dei diritti sociali, la solidarietà, la dignità umana, la lotta alla corruzione, l'impegno e la responsabilità, ed il nostro desiderio è quello, oggi, di poter ascoltare le Sue preziose parole sicuramente utili alla nostra delicata e impegnativa attività posta a garantire la fruizione e la regolarità dei servizi alla collettività attraverso il corretto uso delle risorse pubbliche -continua Buscema-. Santo Padre, il Suo impegno e la Sua generosità su temi così importanti sono un esempio per tutti noi e soprattutto per le future generazioni alle quali intendiamo trasmettere il messaggio che i valori dell'etica e della legalità si fondono nel rispetto delle idee, delle sensibilità, delle aspirazioni, dell'identità e delle libertà».

«Ed è con questi presupposti e con i più profondi sentimenti di gratitudine che Le chiediamo la Sua preziosa parola di cui faremo tesoro nella nostra attività al servizio ed a tutela della collettività», conclude Buscama.
 
Il Presidente ha donato al Santo Padre un volume dal titolo «Documenti per la storia della Corte dei conti», contenente lineamenti di storia istituzionale, cenni sulle prime sedi storiche della Corte (Torino, Firenze e Roma) e le biografie dei presidenti.

 
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