Coronavirus, Visco: se necessario la Bce agirà ancora

Coronavirus, Visco: se necessario la Bce agirà ancora
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Venerdì 13 Marzo 2020, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 17:38

Coronavirus, la Bce «se necessario agirà ancora». Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco intervistato da Bloomberg Tv secondo cui le decisioni di ieri «non sono l'ultima parola».

L'istituto centrale può «concentrare gli acquisti di titoli di stato» su «un unico paese» per fare fronte alle turbolenze dei mercati derivanti dall'emergenza coronavirus, ha aggiunto il governatore con un riferimento implicito all'Italia. Ieri infatti la presidente della Bce, Christine Lagarde, aveva invece affermato che compito di Francoforte non è «chiudere gli spread», una dichiarazione che aveva fatto impennare il differenziale di rendimento dei titoli di Stato fra Italia e Germania.

Le misure annunciate ieri dalla Bce «sono state sottostimate dai mercati», ha affermato ancora Visco. «La prima risposta alla crisi» derivante dall'emergenza coronavirus «è un ruolo che spetta ai governi», ha proseguito ancora il governatore.

Dalla Bce ieri «purtroppo c'è stata una difficoltà di comunicazione ma chiaramente è la sostanza che dobbiamo guardare», ha affermato ancora Visco. «La sostanza ci dice che noi interverremo con l'acquisto di titoli, pubblici e privati laddove è necessario. Non ci sono ragioni per un aumento dei tassi, non c'è una spesa pubblica irresponsabile» ma per mettere a «posto una situazione particolare e grave».

Dopo le polemiche che hanno investito la presidente della Bce per le sue dichiarazioni sull'emergenza coronavirus, nuove rassicurazioni arrivano anche da Francoforte. Il capo economista della Bce Philip Lane ha scritto, sul un blog della Banca centrale europea, che l'istituto è pronto "a fare di più" e a intervenire "se necessario" con tutti gli strumenti "per assicurare che gli alti Spread che vediamo oggi, a causa dell'accelerazione del Coronavirus, non mettano in pericolo la trasmissione della nostra politica monetaria in tutti i Paesi dell'Eurozona".

Per il componente del consiglio direttivo della Bce e governatore del Banco de Espana, Pablo Hernandez de Cos, la Bce potrebbe comprare più debito italiano allo scopo di prevenire la frammentazione finanziaria dell'area euro a causa del coronavirus. «Se fosse necessario, potrebbe essere più dell'Italia e domani qualcosa più di qualcosa d'altro. Compreremo qualsiasi cosa è necessario per evitare qualsiasi tipo di frammentazione finanziaria», ha dichiarato in un'intervista a Bloomberg confermando quanto detto anche dal governatore della Banca d'Italia.

La prima di Lagarde alle prese con l'incendio finanziario del coronavirus non aveva convinto i mercati: la giornata di giovedì si è chiusa infatti generalizzato, che nasce negli Usa ma prosegue di fronte a una Bce che non intende più essere il 'game changer' dell'economia europea, come nell'era di Mario Draghi: tocca ai governi. Con la presidente francese che prende le distanze dal 'whatever it takes' e punta su un approccio «chirurgico» contro la crisi, piuttosto che sul taglio dei tassi e sui fuochi artificiali del quantitative easing. E a peggiorare l'accoglienza nelle Borse ieri era arrivata la frase della presidente della Bce, «non siamo qui per ridurre gli spread», che data in risposta a una domanda sull'Italia aveva fatto volare il differenziale Btp-Bund fino a 273 punti. Poi oggi la correzione di rotta.

 

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