Per quanto riguarda l'infrastruttura di rete, Open Fiber è pronta a supportare migrazioni anche massive della clientela degli operatori dalle reti in rame o ibride fibra/rame alla propria rete in fibra su tutta l'area della propria copertura. «Le infrastrutture ad altissima capacità stanno dimostrando un'elevata resilienza», sottolinea Francesco Nonno, responsabile Regolamentazione di Open Fiber. «Sulla nostra rete - aggiunge - non si rilevano aree di saturazione e la capacità disponibile può consentire di assorbire agevolmente anche ulteriori volumi del traffico, incluso il traffico in upload generato dai clienti che è triplicato dall'inizio dell'emergenza.
La scelta di degradazione dei servizi, con Netflix e Amazon che non trasmettono più in HD, è dettata dalla povertà infrastrutturale e dai rischi di saturazione che ne derivano». Per queste ragioni «auspichiamo quindi una riflessione di più ampio respiro, che guardi oltre l'emergenza, e che affronti con determinazione il tema del completamento di una copertura nazionale con reti integralmente in fibra e dello switch off dal rame alla fibra ottica, fermo restando il nostro massimo impegno nel dare un contributo alla gestione dell'emergenza Covid-19 che ci vede in prima linea non solo nel supporto ai nostri clienti, ma anche mettendo a disposizione del Paese le nostre reti, ove fosse considerato necessario».
Intanto, nonostante 'emergenza Covid-19, l'azienda ha assunto 19 giovani risorse a marzo. Le assunzioni sono state realizzate in smart working attraverso video interviste e formalizzate con contratto da remoto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA