Coronavirus, nuovo DPCM: si discute su scuola e stop asporto bar dopo le 18

Coronavirus, nuovo DPCM: si discute su scuola e stop asporto bar dopo le 18
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Martedì 12 Gennaio 2021, 09:00
(Teleborsa) - Va avanti il confronto tra le forze politiche sulle nuove misure da intraprendere nel prossimo provvedimento per limitare i contagi da Covid-19. Nella giornata di ieri, in particolare, il dibattito si è concentrato sul tema della riapertura delle scuole e sullo stop alla vendita per l'asporto nei bar dopo le 18.

"Tutti vogliamo che la scuola riapra. Non ci si divida su questo. L'Italia non merita un tale spettacolo – ha scritto in una nota Nicola Zingaretti, segretario PD e governatore della Regione Lazio – Oggi, la curva non si è arrestata. Anzi è in aumento. Deve essere chiaro che l'apertura in presenza delle scuole porterà ad un ulteriore aumento della curva ed è molto probabile che presto molte aree torneranno in zona rossa. Questo deve essere ben chiaro a tutti e a tutte, senza ipocrisie o silenzi". "Anche i membri del governo che intervengono senza offrire soluzioni non si rendono conto che in primo luogo danneggiano il governo di cui fanno parte", ha infine aggiunto.

"Si è discusso in Cdm dalle 21 all'1 di notte se aprire il 7 o l'11 le scuole mentre ancora oggi c'è incertezza: possiamo dire che è indecente?", aveva attaccato la ministra Teresa Bellanova a Sky.

Ieri si è tenuto anche l'incontro tra il governo e le regioni in vista del nuovo DPCM che servirà a riorganizzare il sistema delle fasce. Ferma la volontà di Palazzo Chigi di prevedere il divieto per i bar di vendere cibi e bevande da asporto dopo le 18, ma non tutte le regioni hanno accolto la proposta. "Tra le tante ipotesi di questo nuovo Dpcm, quella di vietare il take away dopo le 18 mi sembra la più insensata. Il Governo basa, giustamente, ogni sua decisione su parametri e dati relativi alla diffusione del virus. Bene, ma quale sarebbe il motivo scientifico per cui impedire alle persone di andare a ritirare la cena ordinata in un locale dovrebbe arrestare l'avanzata del virus?", ha scritto su Facebook il governatore della Ligura, Giovanni Toti.

Nel corso della riunione sono state illustrate anche le altre misure: conferma per tutte le zone della regola che consente a massimo due persone di andare a trovare a casa parenti e amici, stop alla mobilità tra le regioni, anche tra quelle gialle, istituzione di una zona bianca, per "dare un segnale" del lavoro che si sta facendo e che consentirà di entrare in una fase diversa in tempi però più lunghi. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha insistito sulla necessità di intervenire sugli indici di rischio per facilitare gli ingressi in zona arancione delle regioni a rischio alto. "Domani sarà il Parlamento ad esprimersi ed entro giovedì venerdì avremo un testo definitivo", ha dichiarato Speranza a Rai Radio2.


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